giovedì 14 novembre 2013
​Il presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua:dall'accorpamento di Inpdap e Enpals rischi per il bilancio dell'Istituto, ma per il ministro del Tesoro, Fabrizio Saccomanni, "è un problema tecnico" e non ci sono motivi di allarme.​
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L'accorpamento degli enti previdenziali nell'Inps, determinato dalla soppressione di Inpdap e Enpals, ha innescato rischi per il bilancio dell'istituto. Lo ha detto stamani durante una audizione parlamentare il presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua, sollecitando un intervento normativo che garantisca l'efficienza della razionalizzazione degli enti. Ma per il ministro del Tesoro, Fabrizio Saccomanni, non ci sono motivi di allarme. Mastrapasqua ha ricordato in particolare il deficit patrimoniale dell'Inpdap - l'ente previdenziale della pubblica amministrazione - "di oltre 10 miliardi" ereditato da Inps, e il suo squilibrio economico strutturale "ascrivibile alla consistente contrazione delle entrate contributive, determinata dal blocco del turn over operante nel pubblico impiego, e al continuo aumento delle uscite per prestazioni istituzionali". A tali voci di uscita, secondo Mastrapasqua, non corrispondono adeguati trasferimenti statali, "innescando crescenti rischi di sotto finanziamento dei disavanzi previdenziali e di progressivo aggravamento delle passività". "Sarebbe auspicabile che fosse approfondita e valutata, nelle sedi competenti, l'opportunità di eventuali interventi normativi, tesi a garantire l'efficiente ed efficace implementazione della più grande operazione di razionalizzazione del sistema previdenziale pubblico", conclude il presidente Inps. Interpellato a margine dell'Eurogruppo a Bruxelles, Saccomanni ha detto: "È un problema tecnico che stiamo valutando. Ci sta lavorando la Ragioneria. Non c'è nessun motivo di allarme".​
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