Pedala davvero forte il mercato delle biciclette in Italia, complice la riscoperta delle due ruote come attività fisica consentita in tempo di pandemia e alcuni incentivi statali. Il 2020 è stato un anno d’oro per la produzione italiana, passata da 1.600.000 pezzi a circa 2 milioni. E la volata, tanto per restare in argomento, non è finita. Tante di queste biciclette, soprattutto di quell’ampia percentuale destinata all’export, vengono prodotte alle porte di Napoli dalla Fratelli Schiano, azienda familiare arrivata alla terza generazione e che si appresta a celebrare (nel 2023) i 100 anni dalla fondazione. «La scelta di restare a Napoli non solo è stata coraggiosa ma anche saggia – argomenta subito Mario Schiano, titolare dell’attività assieme ai fratelli Antonio e Consiglia – e i 100 anni non costituiscono un punto di arrivo ma di ripartenza per un’azienda che ha vissuto diversi cicli ma ha sempre sentito forte il legame con il territorio. Tra i valori fondanti della nostra azienda, infatti, non c’è solo la mera logica di profitto ma anche la creazione di valo- re per un territorio dal quale abbiamo ricevuto tanto e al quale vogliamo restituire più di qualcosa». Ma arriviamo all’export: «È un processo che abbiamo attivato da anni e ora, come terza generazione, abbiamo cambiato le modalità di arrivo al consumatore finale: se prima avveniva attraverso canali commerciali lunghi, oggi abbiamo come principali partner, e ci siamo strategicamente scelti a vicenda, soggetti come Amazon e Decathlon, con una infrastruttura in grado di dare al consumatore finale un servizio a 360°, oltre la pura fornitura». Intanto le dinamiche del mercato «si sono completamente ribaltate in questo tempo di pandemia: prima c’era un eccesso di offerta e ora un eccesso di domanda, con la filiera in fortissima tensione, per cui oggi riuscire a trovare la bicicletta dei propri desideri è difficile».
La Schiano ha una struttura tale che, pur mantenendo a Frattaminore la centralità della produzione, è in grado di affidarsi a partner qualificati e accreditati per produrre in base alle tecnologie che hanno fatto di questo marchio un leader del settore, per le amate bici tradizionali ma non solo. «È stato forte l’investimento per essere oggi uno dei principali player a livello nazionale e globale, impegnato ad intercettare le mutate esigenze di un mercato più dinamico e fluttuante rispetto al passato». Il che si traduce anche nella massima attenzione all’ambiente: «Riteniamo che la bicicletta – conclude Mario Schiano – che è il mezzo ecologico per definizione, possa essere ritenuto davvero tale se tutto ciò che porta alla sua realizzazione è progettato prima ed eseguito poi minimizzando l’impatto ambientale che tali attività comportano». E così la Fratelli Schiano non solo ha messo in campo diversi progetti di ricerca in partenariato con Università e Centri di ricerca europei, ma ha realizzato anche investimenti nell’ambito della produzione di energie da fonti rinnovabili, con tanto di impianti fotovoltaici ed evitando l’immissione in atmosfera di grossi quantitativi di anidride carbonica.