Più rapido ma non per questo più facile. Chi pensava di cavarsela meglio con il nuovo esame per la patente di guida non si illuda. In realtà anzi essere promossi potrebbe essere anche più complicato. Da oggi cambia la prova di teoria: il numero dei quiz diminuisce passando da 40 a 30, contestualmente il tempo a disposizione si riduce da 30 a 20 minuti. Scende però anche il numero di errori consentiti: non più 4, ma al massimo 3. Con il quarto scatterà la bocciatura.
La nuova versione della prova di teoria è prevista dal decreto del Ministero delle Infrastrutture e mobilità sostenibili del 27 ottobre 2021 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 9 dicembre scorso). Le novità riguardano tutte le patenti A e B (quindi su motocicli, moto e auto conseguibili dai 16 anni in su). Non cambiano le modalità di esecuzione della prova: sarà sempre informatizzata e verrà confermato il metodo casuale di estrazione delle proposizioni per la composizione della scheda da sottoporre a chi fa l'esame. Come già accade, i candidati dovranno rispondere vero o falso alle varie domande.
Secondo l'analisi di AutoScout24 e il gruppo editoriale Egaf edizioni, nel percorso per ottenere la patente l'esame di teoria si conferma come il vero scoglio da superare. Nel 2020 424.752 candidati hanno superato la prova di guida e ottenuto la patente B, pari all'87,8% di tutte le persone che hanno sostenuto i quiz. Ma la guida è solo la fase finale del test; prima bisogna infatti superare proprio i quiz di teoria, dove il dato degli idonei si ferma al 70,2%, con quindi poco meno di un terzo di chi prova l'esame che non riesce a superarlo (il 29,8%). Tra le regioni, la percentuale più alta di bocciati alla teoria si registra nel Lazio (36,3%), seguito da Liguria (31,1%) e Campania (31%). Il dato migliora leggermente in Emilia Romagna (27%) e Veneto (27,6%).