lunedì 12 settembre 2016
​​Mercedes e Bosch lavorano insieme per un sistema intelligente collegato in rete che in tempo reale segnala a chi guida i posti disponibili
Parcheggio libero? Te lo dice la tua auto
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Presto si potrà dire addio allo stress da parcheggio: un progetto a cui stanno lavorando Mercedes e Bosch - già attivato nell'area di Stoccarda - prevede che siano gli utenti delle strada in circolazione, o meglio i loro veicoli, a indicare silenziosamente e in modo del tuttoautomatico il punto di una strada dove c'è un posto libero. Il sistema si basa infatti sulla creazione in tempo reale (attraverso il Cloud) di una banca dati che contiene l'indicazione dei posti liberi lungo le strade, con la precisa localizzazione e la dimensione dello spazio per parcheggiare.
 
A fornire queste informazioni sono i sensori a ultrasuoni integrati nei veicoli coinvolti nella sperimentazione - compresi taxi e mezzi pubblici - che esplorano costantemente il margine della strada viaggiando a velocità fino a 55 km/h. Una volta localizzati posti disponibili per il parcheggio, tramite una connessione sicura i dati raccolti vengono trasmessi dal Daimler Vehicle Backend al Bosch IoT Cloud per l'analisi. Per la verifica che gli spazi identificati siano in effetti posti di parcheggio vengono applicate attività di data-mining. Se, per esempio, i veicoli continuano a segnalare uno spazio disponibile in un punto particolare di una strada trafficata, è molto probabile che si tratti di un passo carrabile e non di un parcheggio.
 
«Quasi tutte le nostre vetture Mercedes sono connesse tramite una rete intelligente - ha detto Sajjad Khan, responsabile Digital Vehicle and Mobility della Casa della Stella a Tre Punte - e se equipaggiate con i giusti sensori, sono in grado di generare dati durante il passaggio. A nostro avviso il passo logico successivo consiste nell'utilizzare talidati per la rapida identificazione degli spazi di parcheggio disponibili».
 
L'obiettivo è quello di arrivare a far diventare la ricerca di un parcheggio un'attività condivisa: «Ciò consentirà di ridurre notevolmente i tempi di ricerca  - ha precisato  Rolf Nicodemus, responsabile Connected Parking Project di Bosch - e di indirizzare direttamente i guidatoriverso un posto disponibile».
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