lunedì 23 novembre 2015
Approvato il decreto legge. Il provvedimento non prevede finanziamenti, garantisce continuità alle attività creditizie e la tutela dei correntisti. Il via libera dall’Unione Europea: «Operazione da 3,6 miliardi».
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​Il Consiglio dei ministri ha dato l'ok al decreto legge che accelera il salvataggio di 4 banche. Si è riunito alle ore 18.10 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del premier Matteo Renzi. Una seduta in cui è stato approvato il decreto salva banche che riguarda Banca Marche, Cari Ferrara, Banca Etruria e Cari Chieti. Una approvazione avvenuta oggi, domenica, a mercati chiusi accelerando i tempi di intervento prima dell'entrata in vigore in Italia delle norme europee sul bail-in, prevista il prossimo 1 gennaio.
Il dl "non prevede alcuna forma di finanziamento o supporto pubblico alle banche o al Fondo nazionale di risoluzione. Inoltre. I provvedimenti di avvio alla risoluzione non prevedono il ricorso al bail-in", ha precisato l'esecutivo in un comunicato. Il decreto legge entrerà in vigore il giorno della sua pubblicazione, prevista per domani 23 novembre.
Questo piano di messa in sicurezza della Cassa di Risparmio di Ferrara, di Banca delle Marche, Banca Etruria e della Cassa di risparmio di Chieti, da tempo commissariate, punta al riequilibrio finanziario e patrimoniale degli istituti fi credito, evitando sia il loro fallimento sia il ricorso, dal 2016, al bail-in, che avrebbe fatto pesare il risanamento sulle tasche di azionisti e creditori, sia salvandone l'operativita'.
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