Puntare su un impiego nel settore della ristorazione può essere una scelta vincente per un giovane in cerca di lavoro. Il 60% delle offerte di lavoro dell'interafiliera agroalimentare appartiene, infatti, al settore della ristorazione (
cuochi, camerieri, baristi). Mentre la restante quota è rappresentata dal 21% di offerte che vengono dal settore del commercio (
venditori), dal 16% dell'industria alimentare e bevande (
panettieri, pasticcieri) e dal 3% del settore agricolo. Emerge dal IV Rapporto sul mercato del lavoro, realizzato dalla Fondazione Obiettivo Lavoro e presentato oggi a Roma, presso il ministero delle Politiche agricole, da Mario Mezzanzanica, dell'Università Milano Bicocca, e da Mauro Lusetti, presidente Legacoop e consigliere della Fondazione Obiettivo Lavoro.Gli autori del Rapporto hanno esaminato oltre 26mila annunci web con offerte di lavoro, pubblicati da febbraio 2013 a giugno 2015 (in crescita del 15% nel primo semestre di quest'anno). Segno di una forte vitalità e di una tendenza all'espansione del settore agroalimentare "nel suo complesso e in tutti i suoi settori: agricoltura, commercio, industria alimentare e delle bevande e ristorazione", si legge nel Rapporto.Pur con le dovute differenze tra settore e settore, prevale la tendenza a ricercare professioni tecniche e qualificate nelle attività commerciali e artigiane. È interessante evidenziare che negli annunci di lavoro, oltre alle competenze professionali specifiche, si richiedono
soft skill (come flessibilità oraria, capacità relazionalie di comunicazione) e la conoscenza delle lingue straniere.