sabato 5 febbraio 2022
Il sistema di etichettatura a semaforo ideato in Francia mette all'indice tutte le bevande alcoliche. Confagricoltura: continua l'attacco alla dieta mediterranea
Anche il vino nel mirino delle etichette Nutriscore francesi

Anche il vino nel mirino delle etichette Nutriscore francesi - Ansa

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I prodotti made in Italy ancora una volta nella lista nera di Nutriscore, il sistema di etichette "salutari" francesi che ha messo nel mirino, come prodotti considerati nocivi, tutti gli alcolici compresi il vino e la birra. L’etichetta ideata in Francia uilizza l’immagine di un semaforo, assegna un colore, e dunque un “via libera” o meno, ad ogni alimento in base al livello di zuccheri, grassi e sale, calcolati su una base di riferimento di 100 grammi di prodotto. Un sistema adottato già da diversi Paesi e che penalizza formaggi, carne, l’olio d’oliva e appunto il vino. Nato come logo informativo nel 2014 messo a punto da ricercatori indipendenti specializzati in alimentazione è al centro di un duro scontro politico. Con l'Italia su posizioni molto critiche. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è la stretta sugli alcolici. «Ora abbiamo veramente superato ogni limite. Serve un chiarimento a livello politico considerato che il logo Nutriscore è nella titolarità dell'Agenzia nazionale della sanità pubblica francese» ha detto il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, dopo l'ultima presa di posizione di Serge Hercberg, uno degli ideatori del sistema di etichettatura Nutriscore, che ha proposto di "bollare", di fatto, come pericolose per la salute tutte le bevande alcooliche anche se la presenza di alcool è ridotta». Il limite più evidente del sistema Nutriscore è quello di classificare gli alimenti sulla base di un algoritmo che ignora completamente le quantità che sono normalmente consumate ha sottolineato Giansanti. «La contrapposizione tra Nutriscore e dieta mediterranea è evidente e insanabile – ha puntualizzato –. Non a caso la nostra posizione è pienamente condivisa dai produttori di olio d'oliva in Spagna e da quelli di formaggi in Francia».

Sulla stessa posizione il sottosegretario alle Politiche agircole Gian Marco Centenaio: «Vorrei sapere cosa pensa Macron dell'ultima proposta lanciata dagli ideatori del Nutriscore, che adesso suggeriscono di mettere addirittura una F nera a tutte le bevande che contengono una quantità anche minima di alcool». Per Centinaio si tratta dell'ennesima follia di un'etichetta che già promuove cibi ultra processati, penalizzando invece alimenti naturali e salutari come l'olio extravergine d’oliva o eccellenze dei territori come i prodotti a denominazione d'origine, senza tenere in considerazione le quantità consumate.«Il vino, in Francia così come per noi, è espressione di cultura e dei territori, è parte della Dieta Mediterranea, riconosciuta patrimonio immateriale dell'Umanità dall'Unesco oltre che una voce importante dell'economia italiana che nel 2021 ha fatto registrare cifre da record, superando i 7 miliardi di euro di export. Va promosso un consumo moderato e consapevole, non discriminato in modo ottuso un intero settore».

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