Con la presentazione ufficiale della sesta generazione della Volkswagen Polo, per l'ormai ex “piccola” di Wolfsburg si apre un nuovo capitolo. Progettato sul pianale modulare trasversale MQB, il modello è infatti cresciuto sino a raggiungere le dimensioni esterne della quarta generazione della Golf, quella lanciata nel 1997. Rispetto a questa, con i suoi 4.053 mm di lunghezza, la Polo VI è più corta di meno di un centimetro ma è più larga di 1,6 cm e vanta un bagagliaio più ampio di 21 litri: misura in tutto 351 litri in configurazione standard, 71 litri in più della serie attuale. Proposta solo con carrozzeria a cinque porte, arriverà nelle concessionarie italiane in ottobre.
Com'è. Tra i vari punti di forza della nuova Polo c'è da segnalare il debutto di un quadro strumenti interamente digitale. Per la prima volta inoltre questo modello viene offerto anche con alimentazione a metano (TGI da 90 Cv), oltre che un ampio ventaglio di benzina e diesel. Al lancio, la gamma si articolerà su nove motori, per potenze dai 65 ai 200 Cv. Sono quattro gli allestimenti inizialmente previsti per il nostro Paese: Trendline, Comfortline, Highline e GTI. Quest'ultimo sarà quello di punta quanto a sportività e sarà abbinato a un nuovo motore 2.0 TSI da 200 Cv, più potente di 8 Cv rispetto al "milleotto" montato sino a oggi.
Più spazio. Venduta in 42 anni in oltre 14 milioni di esemplari, dal debutto del 1975 la Polo è, appunto, cresciuta parecchio. Allora era lunga appena 3,51 metri e si proponeva come citycar. Dall'autunno potrà essere considerata a tutti gli effetti una compatta. Rispetto alla generazione che si appresta a sostituire è, infatti, più lunga di ben 8,1 cm, più larga di 6,9 cm (misura 1.751 mm senza considerare gli specchietti) e ha un passo superiore di 9,4 cm (2.564 mm). Oltre ai valori di abitabilità interna è aumentato molto lo spazio per i bagagli: 351 contro 280 litri. Internamente, il passo incrementato si traduce in un'abitabilità di livello superiore.
Lo stile. A livello di stile, la Polo conferma la sua forte ispirazione alla Golf. Le versioni Highline presentano di serie il pacchetto di personalizzazione R-Line con paraurti anteriore più sportivo, spoiler sul tetto e diffusore con mascherine cromate. La GTI è ancora più caratterizzata dal resto della gamma: oltre a un assetto specifico, sfoggia un paraurti con profilo aerodinamico e differenti fendinebbia, prese d'aria a nido d'ape, linea rossa sulla calandra che, a richiesta, può proseguire nei proiettori a LED, sottoporta maggiorati, pinze freni verniciate in rosso, fanali a LED, cerchi in lega da 17" (optional da 18"), spoiler sul tetto in colore nero lucido e doppio terminale di scarico. Sulle forme del nuovo modello, Klaus Bischoff, responsabile dello stile per la marca Volkswagen, sottolinea: «E' carismatica come non mai. Ha un design di forte impatto che fa apparire la vettura compatta, più sportiva, essenziale e assolutamente originale anche nell'ambito della gamma del marchio. Un'auto perfettamente al passo con i tempi, dal punto di vista sia tecnico sia estetico».
Elettronica e sicurezza. Infine per la dotazione da segnalare la disponibilità di molti dei più avanzati sistemi di sicurezza, alcuni dei quali derivati addirittura dalla Passat: dal Front Assist con frenata automatica di emergenza al Blind Spot Detection per avvisare il guidatore della presenza di altri veicoli negli angoli ciechi alla sua visuale, dal controllo della velocità adattivo (ACC) che frena e accelera automaticamente la macchina anche nella marcia a 'singhiozzo' in colonna sino al sistema di assistenza all'uscita dal parcheggio. In listino da evidenziare tra gli optional l'assetto Sport Select con ammortizzatori a taratura variabile e la nuova piattaforma digitale We by Volkswagen che metterà a disposizione degli automobilisti una serie di applicazioni innovative connesse alla rete Internet, tra cui WePark, al lancio funzionante solo a Berlino, che permette di pagare il posteggio utilizzando il sistema multimediale di bordo.