Si chiamerà Banca del Mezzogiorno» perchè il nome Banca del Sud era già stato depositato. Lo ha detto il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, presentando in conferenza stampa a palazzo Chigi la nuova Banca per la cui istituzione è stato appena varato un ddl dal Consiglio dei ministri. «Il mezzogiorno è l'unica parte d'Italia senza banche proprie. C'erano, ma sono venute meno» ha detto Tremonti.
Scontro in Cdm. Il disegno di legge per l'istituzione della Banca del Sud è stato oggetto di un acceso dibattito in Consiglio dei ministri (Cdm). Secondo quanto si apprende, il provvedimento è stato duramente criticato sia dal ministro agli Affari regionali, Raffaele Fitto, sia dal ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo. Il ministro degli Affari regionali, in qualità di ministro concertante, ha contestato nel merito il provvedimento e ha chiesto di mettere a verbale le sue critiche. In particolare, il ministro Fitto sarebbe stato protagonista di un acceso scambio di battute con il titolare dell'Economia. Le divergenze sarebbero state appianate grazie all'invito alla coesione del premier Silvio Berlusconi.
Il modello francese. Il modello cui si ispira la nuova Banca del Sud è, infatti, il francese Credit Agricole, che «nasce dal territorio per poi confluire in una struttura unica, un modello disegnato dalla Stato ma realizzato dai privati», dice il ministro dell'economia. Lo Stato quindi «non avrà nessun ruolo, limitandosi alla sola istituzione e promozione».
Un piano per il sud Istituzione che s'inserisce all'interno di un «piano più vasto», che prevede anche «una fiscalità di vantaggio per il meridione». Per Tremonti il nodo centrale per risollevare le sorti economiche del meridione d'Italia è concentrarsi sul «piccolo e medio credito» e gli utenti tipo saranno «chi vuole aprire una pizzeria e chi vuole ampliare un albergo».
Il ruolo delle Poste. «Ancora tutto da definire», il ruolo delle poste. C'è di sicuro che «Poste italiane sarà tra i soci promotori» della Banca del sud. E inoltre «c'è anche la possibilità che le poste svolgano una funzione complementare o sussidiaria o contrattuale al servizio», in quanto «hanno una rete ramificata" sul territorio».
Scajola coordinatore. Il ministro per lo sviluppo, Claudio Scajola, è stato indicato dal consiglio dei ministri come coordinatore del piano complessivo per il sud.