Reuters
Banca Mps ha archiviato il I trimestre con un utile netto pari a 236 milioni di euro, +51,3% rispetto ai 156 milioni di euro del trimestre precedente e in forte miglioramento su base annua (10 milioni di euro al 31 marzo 2022). Gli analisti consultati da Bloomberg si attendevano un utile di 119 milioni di euro. Al 31 marzo, stando ai conti diffusi stamani, il Gruppo ha realizzato ricavi complessivi per 879 milioni di euro, in aumento dell'11,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. I ricavi del primo trimestre 2023 registrano una crescita anche rispetto al trimestre precedente (+4,8%), trainati dal margine di interesse (+1,2%) e, soprattutto, dalle commissioni nette (+7,3%).
Mps ha "la capacità di generare capitale e la capacità di farlo trimestre su trimestre" e questo "ci permetterà di anticipare la distribuzione dei dividendi gia' nel 2024", e "in questo momento siamo concentrati più su questo che non sul riacquisto di azioni", ha sottolineato l'amministratore delegato di Mps, Luigi Lovaglio.
Ieri il titolo Mps era rimbalzato a Piazza Affari proprio in vista dei conti del primo trimestre. Il Gruppo sta beneficiando dei risparmi di costo per i tagli al personale e degli effetti del rialzo dei tassi, diventando un benchmark attendibile del "nuovo" Monte per i prossimi trimestri. Il titolo, che giovedì scorso era ridisceso sotto i 2 euro dell'aumento di capitale, ha proseguito l'allungo iniziato venerdì, in scia al rimbalzo delle Borse e all'allentarsi delle tensioni sulle banche americane, chiudendo lunedì pomeriggio in testa al Ftse Mib (+5,82% a 2,16 euro).
Il Tesoro potrebbe collocare sul mercato una parte del suo cospicuo pacchetto azionario, pari al 64% del capitale. Un'eventualità, secondo quanto riferito da Reuters venerdì, che il Mef non esclude a patto che sia finanziariamente vantaggiosa e porti nel capitale di Siena soggetti allineati al perseguimento dell'interesse nazionale.