Con la presentazione domani del piano industriale per i prossimi anni «si apre una pagina nuova nella storia della Fiat» e si chiude la fase dei "traghettatori". Così Luca Cordero di Montezemolo, che oggi ha annunciato le dimissioni da presidente del gruppo, dimissioni che presenterà domani al cda che nominerà al suo posto l'attuale vicepresidente John Elkann. Montezemolo resterà tuttavia nel cda e alla presidenza della Ferrari.«Domani sarà varato un piano importante che approvo totalmente e cominciano cinque anni diversi per il gruppo», ha aggiunto Montezemolo facendo riferimento al piano che sarà presentato domani.Rispondendo ai giornalisti, Montezemolo ha detto che la sua uscita non è legata al possibile spinoff dell'auto, un argomento su cui le bocche sono rimaste rigidamente cucite nella conferenza stampa odierna, rimandando tutto al piano industriale. «Domani presenteremo un piano per il periodo 2010-2014, un piano ambizioso», si è limitato a dire l'AD Sergio Marchionne.Dal canto suo Montezemolo ha smentito un suo ingresso in politica a seguito delle dimissioni dai vertici del gruppo. «No. Ho intenzione di continuare a fare il mio lavoro alla Ferrari e l'avventura imprenditoriale che mi impegna molto», ha detto Montezemolo a una domanda. «Non essere presidente Fiat mi aiuterà a campare un pò meglio e mi darà la possibilità di esprimere le mie opinioni più liberament»", ha aggiunto.Montezemolo ha ricordato di aver assunto la presidenza in un momento molto difficile per la società e per la famiglia, «che aveva perso i suoi due leader» e ritiene di aver esaurito il compito che gli era stato assegnato.