martedì 18 dicembre 2018
Il restyling del Suv elettrificato di Mitsubishi sfrutta l'esperienza nel settore del marchio giapponese. Ottime le impressioni di guida, non da tutti il prezzo
Outlander Phev, tutto il piacere dell'ibrido
COMMENTA E CONDIVIDI

«In questi due ultimi anni abbiamo fatto un ottimo lavoro – esordisce Luca Ronconi, amministratore delegato di Mitsubishi Italia –. Abbiamo infatti gettato le basi per realizzare nuovi prodotti che ci permetteranno di avere un ruolo importante all’interno dell’Alleanza». Per la cronaca, l’alleanza è quella composta da Renault, Nissan e, appunto, Mitsubishi mentre, uno di questi prodotti, è scuramente l’iconico (aggettivo meritato) Outlander, ora nella versione PHEV, quella plug-in.

La storia di Mitsubishi nella mobilità elettrificata, che è iniziata molti anni fa e quindi in tempi non sospetti, raggiunge un nuovo traguardo di un percorso che vede la casa automobilistica impegnata dal 1966, anno di inizio delle ricerche sui veicoli elettrici (EV) e che da allora hanno vissuto un lavoro costante del reparto R&D (ricerca & sviluppo) nello specifico segmento. Il nuovo Mitsubishi Outlander PHEV 2019, che sarà disponibile sul mercato italiano a partire da gennaio 2019, è il risultato di un percorso costellato di successi dell’elettrico Mitsubishi, ed è al contempo il precursore di una gamma ben più ampia che unisce l’architettura dei SUV al sistema di propulsione elettrico nella versione ibrida plug-in messa a punto dal costruttore nipponico.

I vantaggi dell'ibrido-elettrico. Outlander PHEV, senza rinunciare all’indole da SUV gode, infatti, di tutti i vantaggi dell’asset di un EV: fluidità, efficienza, varie opzioni di ricarica di serie (in viaggio, rigenerazione, Charge Mode, ricarica plug-in standard, ricarica plug-in rapida), emissioni zero nell’uso quotidiano in quasi tutti i tragitti (e comunque limitate sulle lunghe distanze), senza contare la piena compatibilità con gli eco-sistemi elettrici intelligenti del futuro, a partire della smart grid V2G/V2H. Outlander PHEV è inoltre già “WLTP Approved” e grazie ai suoi soli 46 g/km di CO2 si pone ai vertici della categoria e come uno dei pochi player al di sotto della soglia dei 50 g/km di CO2. Con grandissime ambizioni, tra l’altro: «Il nostro obiettivo – dichiara Ronconi – è di salire sul podio delle vetture plug-in più vendute». Per raggiungerlo, però, Mitsubishi deve fare i conti con brand premium come Volvo, Mercedes-Benz, Volkswagen, BMW e Porsche.

I numeri. Il buon giorno si vede dal mattino: le vendite generali, nell’ultimo anno, hanno realizzato un +19% passando da 500 a 600 mila unità circa, con un fatturato che ha registrato un +1,165. Le previsioni? Raggiungere 1 milione e 250 mila unità in un anno intero (+ 14%). In Europa, mercato interessante per la casa, a fine anno le vendite toccheranno le 200.000 unità mentre in Italia supereranno la soglia delle 4.000 unità. «Siamo stati abbastanza bravi – dichiara Ronconi – ma non bravi abbastanza. Dobbiamo avere un nostro ruolo preciso e tracciare un percorso riconoscibile. Questo percorso si chiama plug-in. Negli ultimi mesi, in Italia, c’è stata una crociata contro il diesel e noi, di questo, dobbiamo prenderne atto». La tecnologia plug-in, tuttavia, non è ancora decisiva sul mercato italiano. «I volumi di vendita – spiega Moreno Seveso, direttore generale di Mitsubishi Italia – vengono ancora da diesel, benzina e GPL mentre il plug-in vale il 2% circa che, speriamo, raggiunga il 10% entro i 2020».

Com'è. Eccoci, quindi, al nuovo Outlander PHEV che è una vettura, meglio un SUV elettrico, assistito da un motore endotermico; le batterie si trovano sotto il pianale a vantaggio dello spazio dell’abitacolo che è davvero tanto, per tutti i passeggeri. Molto interessante il valore dichiarato di CO2, 41 g/km, soprattutto se si tiene conto che, sule mercato italiano… “ben 12 modelli su 30 hanno sospeso la produzione perché non in grado di rispettare la normativa WLTP”.
Rispetto al modello precedente sono stati fatti notevoli cambiamenti, sia estetici (soprattutto i gruppi ottici, il tunnel centrale e il quadro strumenti), sia di contenuti (nuovo motore benzina e maggior potenza del motore elettrico). Grazie alla buona coppia del motore endotermico, dei due motori elettrici e al Super-All Wheel Control (S-AWC), il nuovo Outlander PHEV offre una guida piacevole e rilassante garantendo silenziosità, tranquillità e stabilità, il tutto impreziosito da un ambiente davvero elegante, bello e lussuoso (ottimi materiali utilizzati). Lo spazio non manca, i sedili sono comodi e rigidi quanto basta; ottima l’accessibilità e, forse, è un po’ sacrificata la visibilità, soprattutto in curva, a causa dei montanti di grandi dimensioni. Nel tunnel centrale, rinnovato completamente e davvero bello, secondo noi manca un vano porta-oggetti dove poter depositare tutto ciò che abbiamo nelle tasche (cellulare, chiavi, portafogli etc.)
Peccato non averlo provato in condizioni di fuoristrada “vero” dove sarebbe stato interessante verificarne trazione e stabilità. Non che si siano dubbi, sia chiaro (la storia automobilistica di questo modello parla chiaro), ma semplicemente perché, secondo noi, quello è l’abitat naturale dell’Outlander.

Come va. Nonostante le dimensioni impegnative, abbiamo apprezzato la manovrabilità (precisa e morbida) che può contare su un sistema di controllo che integra il MASC/MATC (Mitsubishi Active Stability/Traction Control), la trazione integrale permanente a doppio motore a controllo elettronico, il dispositivo di controllo imbardata attivo AYC (Active Yaw Control) ed il controllo di trazione TCL (Traction Control).
Al volante si può sempre scegliere la modalità di guida tra NORMAL, SNOW, la modalità LOCK che ripartisce la trazione tra tutte e quattro le ruote motrici migliorando la stabilità della vettura e l’ultimissima integrazione SPORT che permette di utilizzare al meglio la potenza e l’accelerazione dell’auto. La funzione ECO, inoltre, permette di massimizzare le prestazioni della vettura riducendo consumi e aumentandone l’autonomia in Ev e/o Hybrid. Cosa che si intuisce anche a “occhio nudo”. Ottimo (e silenziosissimo) il motore 2.4 a benzina da 134 CV che, sommati a quelli forniti dai due motori elettrici, diventano 224 CV. Insomma, si tratta proprio di un bell’andare.

La gamma. Mitsubishi Outlander PHEV MY19 è disponibile nei tre allestimenti Instyle SDA, Instyle Plus SDA e Diamond SDA con un prezzo d’attacco che parte da 49.900 euro, sinceramente non pochi. Per avere l’allestimento intermedio è necessario aggiungere 1.500 euro mentre per il top di gamma servono altri 4.000 euro.



© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: