venerdì 21 aprile 2023
L'Autorità impone la riapertura del negoziato sui diritti delle canzoni italiane usate su Facebook e Instagram. L'azienda americana dovrà comunicare i dati su quanto incassa grazie alla musica
Turisti si fanno le foto davanti alla sede di Meta, a Menlo Park, California

Turisti si fanno le foto davanti alla sede di Meta, a Menlo Park, California - Reuters

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La musica italiana per il momento torna a disposizione per chi pubblica video brevi su Facebook e Instagram. Nell’ambito dell’istruttoria avviata lo scorso 5 aprile, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha imposto a Meta, la società che controlla i due social network e Whatsapp, di «ripristinare tempestivamente» sui social la disponibilità delle canzoni tutelate dalla Siae. L’Antitrust ha anche disposto che Meta torni a trattare con la Società italiana degli autori ed editori (Siae) per trovare un accordo sul pagamento per l’uso delle canzoni.

La trattativa tra Meta e Siae si è interrotta lo scorso 16 marzo dopo nove mesi di tensioni crescenti. Il nodo più problematico sono, naturalmente, i soldi. Secondo l’istruttori avviata dall’Antitrust, Meta non vuole comunicare a Siae i suoi ricavi suddivisi per territorio e l’incidenza dei contenuti musicali sul fatturato. In questo modo il gruppo americano impedisce alla società italiana di avere un parametri economici importanti per stabilire quanto chiedere a Meta come importo forfettario per la musica utilizzata nelle stories su Instagram o nei reel su Facebook

L’Antitrust sospetta che quello di Meta sia un abuso di dipendenza economica, come definito dalla legge 192 del 1998, cioè una «situazione in cui una impresa sia in grado di determinare, nei rapporti commerciali con un’altra impresa, un eccessivo squilibrio di diritti e di obblighi».

Con la nuova delibera, l'Autorità impone a Meta di «fornire tutte le sole informazioni necessarie onde consentire a Siae di ristabilire un equilibrio nell’intero rapporto commerciale con Meta». Se la qualità e la quantità di dati forniti non sarà ritenuta sufficiente, Meta o Siae potranno chiedere la nomina di un fiduciario che faccia da arbitro nella questione. Questo fiduciario sarà scelto dall'Antitrust tra tre persone persone indipendenti e autorevoli proposte da Meta.

«Non condividiamo le misure cautelari adottate dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, tuttavia accogliamo con favore l'opportunità offerta a tutte le parti coinvolte di tornare al tavolo delle trattative per raggiungere una soluzione condivisa» ha detto un portavoce di Meta. Salvatore Nastasi, presidente della Siae, si è detto «molto soddisfatto» e ha aggiunto: «Quanto prima vogliamo tornare a sederci al tavolo della trattativa in maniera paritaria, avendo dal colosso Meta tutte le informazioni necessarie per consentirci di ristabilire un equilibrio nell'intero rapporto commerciale. Nel frattempo ci aspettiamo il ripristino immediato sui social Meta dei contenuti tutelati da Siae. Oggi si apre oggi una nuova pagina nella storia dei rapporti tra questa grande piattaforma tecnologica e il diritto d'autore nazionale».


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