In Mercedes l’hanno definito come il Suv ideale per la “mobilità formato famiglia”. Ovviamente elettrica, quindi a zero emissioni. Stiamo parlando della nuova EQB (gemellina a batterie della GLB): guidandola non dà la sensazione di essere al volante di una “macchina del futuro” perché è pur sempre una Mercedes-Benz. Quelle tradizionali, a benzina o a gasolio, sono talmente silenziose e vanno così bene che quando si sale a bordo di una versione elettrica si nota la differenza solamente quando c’è da fare il… pieno. Dal benzinaio nel caso delle endotermiche, attraverso le colonnine nel caso delle 100% elettriche. In Italia, ben 4 Mercedes-Benz su dieci vendute sono Suv. Una gamma davvero imponente, forte di ben 11 modelli (compreso le nuove versioni elettriche EQA e EAQ) in attesa dell’arrivo della EQC, che offre di tutto e di più, con motori benzina, diesel, full hybrid, PHEV, full electric; da 4 a 6 cilindri; da 1.3 a 4.0 cc; da 116 a 634 CV; a 2 e 4 ruote motrici; fino a 7 posti e con prezzi da 36.500 a 171.000 euro.
Com'e. Bene, la EQB, come dicevamo, è 100% elettrica, ha 7 posti, dimensioni importanti (lunghezza: 4.684 mm; larghezza: 1.834 mm; altezza: 1.690 mm; passo: 2.829 mm e bagagliaio fino a 1.710 litri), l’Intelligent Drive (che propone i migliori sistemi di assistenza alla guida, qualcuno forse un po' troppo “aggressivo” come, per esempio, il sistema di assistenza allo sterzo attiva); tre versioni (250/300 4MATIC, 350 4MATIC), potenze di 190, 228 e 292 CV, un’autonomia dichiarata di 470 km circa, batteria da 66,5 kWh, tempi di ricarica di 6,5 ore in corrente alternata e 32 minuti con una colonnina fast charger per arrivare all'80% della capacità, 4 allestimenti (Sport, Sport Plus, Premium e Premium Plus) e il listino che parte da 54.750 euro (ma, con qualche optional, se ne possono spendere molti di più). Per i più tecnologici c’è anche l’MBUX di ultima generazione, addirittura con “Electric Intelligence”, il sistema che permette, fra le tante opzioni, la pianificazione di un viaggio con in primo piano le soste ricarica, la navigazione previdente e il controllo attivo dell’autonomia.
Come va. Fermo restando che tutti i 7 passeggeri viaggiano comodi, quello più fortunato è sicuramente il pilota che domina bene la strada, gode di una posizione di guida ottima, gestisce tutto ciò che gli interessa direttamente dal volante e, soprattutto, schiacciando sull’acceleratore (laddove possibile e permesso) può davvero divertirsi. Il tutto nella massima sicurezza. Difetti? Giusto per trovare il pelo nell’uovo, qualche problemino di visibilità (soprattutto nelle curve a sinistra) causato dal grosso montante anteriore, qualche riflesso di troppo sul parabrezza e un paio di sistemi di assistenza alla guida troppo invadenti.