Le vendite di auto in Europa sono ancora in calo. Nel mese di ottobre le immatricolazioni nei Paesi dell'Unione e dell'Efta sono state 1.118.859, il 7,4% in meno dello stesso mese del 2017. Da gennaio a ottobre sono state immatricolate 13.424.360 vetture, con una crescita dell'1,4% sullo stesso periodo del 2017. La flessione di ottobre è dovuta all'introduzione dal primo settembre dei nuovi test Wltp sulle emissioni, che ha spinto le vendite nei mesi estivi, spiega l'Acea, l'associazione dei costruttori europei. Concorda il presidente del Centro Studi Promotor, Gian Primo Quagliano, che parla di "coda della perturbazione" e sottolinea le condizioni di "buona salute del mercato".
Fca fa peggio del mercato e chiude ottobre con una flessione del 13,3% rispetto allo stesso mese del 2017. Nei dieci mesi le
immatricolazioni del gruppo sono 891.498, in calo dell'1,8% sull'analogo periodo dell'anno scorso e la quota scende dal 6,9%
al 6,6%. In controtendenza Jeep che registra "la miglior crescita rispetto a tutti i competitor": a ottobre incrementa le vendite del 12,2% e nei dieci mesi del 60,8%. Nel segmento A, Panda e 500 sono leader con una quota del 27,7% sia a ottobre sia nei 10 mesi. Anche le prime tre case automobilistiche europee - Volkswagen, Psa e Renault - segnano il passo a ottobre perdendo rispettivamente il 21,6, l'1,2 e il 14,6% in Unione Europea e nell'area Efta.
Tutti i Paesi europei (a eccezione di Croazia, Grecia, Ungheria e Lituania) registrano segni negativi e in particolare tra i 5 mercati maggiori, la Germania e l'Italia riducono i volumi del 7,4%, la Spagna del 6,6%, il Regno Unito del 2,9% e la Francia dell'1,5%. Saldo negativo anche nei primi 10 mesi per le vendite del Regno Unito (-7,2%) e dell'Italia (-3,2%). L'Unrae, l'associazione delle case estere ricorda che l'Italia ha un parco circolante caratterizzato per il 34% da vetture ante Euro 4, quindi immatricolate prima del 2006 e sostiene che "diventa urgente l'attuazione di un piano strategico che ne favorisca il rinnovo, puntando parallelamente sulla realizzazione di nuove infrastrutture". Le auto diesel sono poco più di un terzo del totale delle immatricolazioni, in calo di quasi 10 punti sul 2017, mentre le vetture con alimentazioni alternative raggiungono quota 7,8% del mercato con le auto elettriche al 2%.