Negli ultimi anni i cosiddetti casi di malasanità hanno guadagnato l’attenzione di notiziari e quotidiani: gli ospedali non sembrano più sicuri come una volta, e il tema dei rischi in corsia è al centro di un intenso dibattito. Cineas, Consorzio Universitario non profit co-fondato dal Politecnico di Milano, ha dedicato il master di specializzazione in Hospital risk management alla prevenzione e gestione dei rischi nel settore sanitario, con l’obiettivo di formare professionisti in grado di applicare le tecniche di risk management a ospedali e strutture sanitarie. Il master è oggi alla sua decima edizione e partirà il prossimo 1 febbraio; è possibile iscriversi fino al 15 gennaio. “L’ospedale è una struttura di notevole complessità sia per la natura delle attività che vi si svolgono che per la presenza di diverse sostanze dedicate alle cure che richiedono una gestione delicata – spiega Carlo Ortolani, direttore Cineas - tuttavia la presenza di un risk manager o di un team dedicato alla gestione dei rischi, è un fattore determinante per migliorare le pratiche ospedaliere e la patient care, riducendo al tempo stesso il numero degli eventi avversi”.L’esperienza della Regione Toscana – analogamente a quanto realizzato da altre Regioni come la Lombardia, l’Emilia Romagna e il Piemonte - mostra come la presenza di questa figura professionale e di piani strutturati per la prevenzione e gestione dei rischi abbiano portato in pochi anni a una riduzione dei sinistri e dei contenziosi prossima al 15%*. Di seguito alcune delle good practices implementate nella regione Toscana che hanno contribuito a questo risultato:- Igiene delle mani. Il focus sull’igiene delle mani ha portato a un abbattimento del 13% nella diffusione delle infezioni legate all’assistenza nelle strutture ospedaliere;- Scheda unica di terapia (o cartella clinica integrata). Si tratta di un documento condiviso da medici e infermieri che ha reso possibile una riduzione dell’85% degli errori di trascrizioni errate sulla cartella clinica del paziente. Oggi solo nell’1% dei casi si registra questo tipo di errore;- La check list della sala operatoria. È stata implementata una semplice check list da seguire in sala operatoria, uno strumento a costo zero che però ha portato a un risultato straordinario: il 32% di riduzione dei casi di mortalità post operatoria dovuta a complicanze.* Il percorso didattico del master prevede l’approfondimento della cultura del rischio in ospedale attraverso l’analisi di casi reali e best practices, l’apprendimento dei metodi gestionali e degli strumenti in mano al risk manager, e lo studio degli aspetti legali e medico assicurativi. Centrale, inoltre, il focus sulla clinical governance e le life skills: l’Hospital Risk Manager è infatti una figura di raccordo che deve stabilire un dialogo con i responsabili di tutte le divisioni della struttura sanitaria, attraverso competenze relazionali e comunicative che vanno al di là degli strumenti tecnici.
La faculty del master, il cui coordinatore didattico è Roberto Agosti, risk manager presso l’AO di Desio e Vimercate, è composta da professionisti del mondo sanitario in grado di portare la propria esperienza sul campo, ma anche da accademici, e professionisti di altri settori come il legale e l’assicurativo per consentire una prospettiva a 360 gradi.Il master gode del patrocinio della SIC, Società Italiana di Chirurgia, della Regione Lombardia, di ANIA, della SIGO, Società Italia di Ginecologia e Ostetricia, e dell’ACOI, Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani. Informazioni utili: Il master in Hospital Risk Management, 10ª edizione, inizia il 1 febbraio 2013. Le lezioni si terranno presso il Politecnico di Milano in Piazza Leonardo Da Vinci 32.La quota di partecipazione al master è di 5mila euro (esente da IVA). Al termine del master è prevista l’assegnazione di borse di studio ex post per merito. Per maggiori informazioni:E-mail:info@cineas.it; Tel: 0236635002.