La terza pista di Malpensa non si farà, e così pure il mega polo logistico e altre opere destinate al potenziamento del traffico merci e passeggeri. A mettere definitivamente la parola fine sul Master Plan, in discussione da anni, su cui si sono arroventate polemiche a non finire, è una nota del ministero dell’Ambiente.
Nel documento si prende atto del "ritiro" del progetto da parte del soggetto proponente, cioè Enac, Ente nazionale per l’aviazione civile, per conto del gestore Sea.
"Istanza archiviata" dai Palazzi romani e fine della discussione che aveva impegnato in prima linea il Parco del Ticino, i comuni dell’area attorno allo scalo della Brughiera e i comitati di cittadini, contrari a nuove cementificazioni. Per tutti, la procedura di Valutazione di impatto ambientale non era sufficiente a mostrare il danno ambientale che si sarebbe prodotto su un’area di pregio, riconosciuta dall’Unesco come parte della rete mondiale delle Riserve della biosfera.
E oggi, con i chiaroscuri in cui si dibatte il futuro di Malpensa appare ancora meno motivato il piano di Sea. L’aeroporto, infatti, secondo le dichiarazioni dello stesso presidente Pietro Modiano, così com’è funziona solo al 35% delle sue potenzialità.
Soddisfazione per il ritiro del Master Plan è espressa dalla senatrice Pd Elena Ferrara: «Al fianco di tanti amministratori e cittadini, come sindaco di Oleggio, ho lavorato per contrastare una soluzione non condivisa dal territorio. È evidente che il piano industriale necessita di una profonda revisione». «Credo che la sentenza della Cassazione, con la condanna definitiva del ministero dei Trasporti che dovrà risarcire con 8 milioni di euro Umberto Quintavalle per disastro ambientale nell’ampia tenuta di Somma Lombardo, abbia pesato sul ritiro del Master Plan», commenta Claudio Montagnoli, sindaco di Arsago Seprio.
Sulla stessa lunghezza d’onda Cinzia Colombo, assessore all’ecologia di Gallarate:«Adesso la brughiera di Malpensa sia riconosciuta come sito di interesse Comunitario come l’assemblea dei Comuni del Parco del Ticino chiede dal 2011».