martedì 19 settembre 2023
A gennaio resteranno a casa 229 lavoratori. I sindacati hanno proclamato otto ore di sciopero
Marelli annuncia la chiusura dello stabilimento di Crevalcore
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Il gruppo Marelli ha annunciato per l'inizio 2024 la chiusura della fabbrica di componenti per motori di Crevalcore (in provincia di Bologna), oggi impegnata nella produzione di collettori di aspirazione aria e di pressofusi di alluminio), che impiega 229 lavoratori diretti. L'azienda ha comunicato la decisione a Fim Fiom Uilm e Uglm nel corso di un incontro a Roma durante il quale è stata aggiornata la situazione degli stabilimenti Italiani.

A motivare lo stop produttivo sia il risultato economico assai negativo, quest'anno previsto pari a circa 6 milioni di perdita anche a causa dell'aumento del costo dell'energia, sia la dinamica negativa delle attività legate al motore endotermico che oggi porta a un utilizzo del 45% della capacità produttiva e calerebbe naturalmente anno dopo anno fino ad arrivare al 20% nel 2027. Questo aggravato dal fatto di non poter prevedere alcun investimento per la transizione all'elettrico.

Duri i commenti sindacali che chiedono a Marelli "di rivedere la sua decisione" e al governo "di convocare immediatamente un tavolo istituzionale di confronto". "È da tempo che chiediamo riconversioni per le fabbriche legate al motore termico, senza le quali la chiusura di Crevalcore sarà solo la prima di una lunga serie, così come chiediamo di concentrare le risorse pubbliche sulle leve che possono salvaguardare e rilanciare l'industria di esportazione. È su queste priorità che si deve concentrare l'interesse del ministero del Made in Italy e delle Imprese, trasformando le dichiarazioni di principio sull'automotive in atti concreti", scrivono all'unisono Fim Fiom Uilm e Uglm. I sindacati hanno procalmato uno sciopero di otto ore per venerdì 22 settembre in tutti gli stabilimenti del gruppo.

Resta invece "nel complesso stabile", si legge nella nota unitaria dei sindacati, la situazione per gli altri stabilimenti italiani. Per quanto concerne Venaria Reale, la fabbrica che produce sistemi di scarico, a fronte della cessazione e del trasferimento della produzione, prosegue il piano di passaggio dei lavoratori all'altro stabilimento Automotive Lighting, che sorge ad appena un chilometro di distanza. Lo stabilimento di sistemi di scarico di Caivano nel prossimo futuro, spiegano ancora i sindacati, dovrà ricevere i volumi da Venaria Reale, ma in prospettiva dovrà compensare il progressivo calo di volumi causato dalla elettrificazione delle vetture Stellantis con prodotti di settori diversi dall'automotive, in particolare attraverso forniture a veicoli commerciali per cui è già in corso una trattativa con Iveco; sono anche attesi trasfertisti volontari da Melfi e da Sulmona, in mancanza dei quali si procederà ad assunzioni temporanee. Lo stabilimento di Melfi ha acquisito da Stellantis anche la fornitura del telaio posteriore, oltre naturalmente la traversa anteriore già acquisita in precedenza e questo consente di guardare con rinnovata fiducia al futuro dello stabilimento lucano, poiché si tratta di commesse da 7-10 anni che possono portare al superamento del contratto di solidarietà nel 2025. Nello stabilimento di Sulmona, per effetto della prosecuzione della fornitura al Ducato Messico, il potenziale esubero, che comunque sarà affrontato nel 2024 con il contratto di solidarietà, si ridurrà da 135 a 100 persone. Per quanto riguarda Bari invece, si è in attesa di conoscere i risultati di varie gare a cui Marelli sta partecipando, a iniziare da quella per il motore elettrico di Porsche e da quelle in discussione con Stellantis.

Marelli Holdings è una società con sede a Saitama, in Giappone, che dal 2019 combina le attività della giapponese Calsonic Kansei con quelle dell’italiana Magneti Marelli (che era stata inglobata in Fiat Chrysler Automobiles). Ha circa settemila dipendenti in Italia e cinquantamila nel mondo. Possiede centosettanta stabilimenti a livello internazionale, di cui dieci nel nostro paese.

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