domenica 1 settembre 2024
L'incidente durante una scalata in solitaria. Manager di grande esperienza e umanità lascia uno splendido ricordo a chiunque lo abbia conosciuto
Fabrizio Longo, 62 anni, scomparso sabato in seguito ad un tragico incidente

Fabrizio Longo, 62 anni, scomparso sabato in seguito ad un tragico incidente - .

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Si usa dire che sono sempre i migliori ad andarsene prima degli altri. Non è sempre vero, ma qualche volta è verissimo. Come nel caso di Fabrizio Longo, che se ne è andato lasciando la certezza di essere stato, come persona e nel suo mestiere, tra i migliori di tutti. Il mondo dell'automobile oggi piange il direttore di Audi Italia, tragicamente scomparso sabato pomeriggio in seguito ad un incidente in montagna, cadendo dalla ferrata di Cima Payer che stava percorrendo in solitaria, a 3.000 metri d'altezza, tra Corno di Lago Scuro e la Punta Pisgan, in Trentino Alto Adige. A nulla è servito l'intervento dell'elisoccorso che ha raggiunto il manager quando era già deceduto in seguito alle ferite riportate.

Longo era un alpinista esperto e appassionato, la montagna era la sua seconda casa. Nato a Rimini nel 1962 e laureato in Scienze Politiche alla Luiss di Roma, aveva iniziato la carriera in Renault Italia, per poi passare a Ford e successivamente a Toyota dove ha rivestito il ruolo di direttore generale per l'Italia. Ma prima di approdare in Audi, ha lavorato anche in Fiat, Bmw e Hyundai, dove è stato amministratore delegato. Uomo schietto e diretto, di grande esperienza e cultura, splendido affabulatore: Fabrizio Longo non ha solamente guidato per 11 anni la filiale italiana di Audi contribuendo a consolidare il ruolo di leader tra i marchi premium che il brand tedesco nel nostro Paese detiene da 15 stagioni a livello di immatricolazioni, ma ha curato personalmente con grande impegno molte iniziative relative alla cultura dell'innovazione che è il fiore all'occhiello di Audi. Lo ricordiamo in decine di interviste che spaziavano sull'automobile per finire spesso altrove, in discorsi legati all'ecologia, alla tecnologia come mezzo per migliorare la sicurezza, al senso della vita, al futuro. Quel futuro che l'automobile da oggi affronterà senza un suo grande protagonista, che lascia a chiunque lo abbia conosciuto e frequentato uno splendido ricordo.

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