Tredicesima tra buone e cattive notizie. Nei prossimi giorni la riceverà sul conto corrente la maggioranza dei pensionati. La stessa gratifica, entro qualche settimana, sarà erogata ai lavoratori dipendenti. E questa è la buona notizia. Purtroppo c'è pure quella meno buona: secondo l'Ufficio studi della Cgia saranno 3 i miliardi in meno pagati quest'anno rispetto al 2019. Le tredicesime arriveranno a 16 milioni di pensionati e 18 milioni di lavoratori dipendenti per un importo complessivo di 30 miliardi. Ma lo scorso anno l’ammontare era stato di 33 miliardi.
Effetto virus
"Il Covid, purtroppo, ha alleggerito le tredicesime di tanti dipendenti del settore privato", spiega Paolo Zabeo, coordinatore dell'Ufficio studi della Cgia, ricordando che da inizio pandemia "almeno 6,6 milioni di lavoratori sono finiti in cassa integrazione e molti di questi a zero ore". Questa situazione non ha permesso a tante persone di maturare il rateo mensile che definisce la tredicesima. Ciò ha fatto sì che l’importo finale è stato alleggerito di circa 100 euro per ogni mese di indennità ricevuta. A livello territoriale la Regione che presenta il più alto numero di tredicesime è la Lombardia (6,2 milioni). Seguono il Lazio (3 milioni e 287mila), il Veneto (2 milioni 956mila) e l'Emilia-Romagna (2 milioni 821mila). Le Regioni con meno tredicesime sono l'Umbria (532mila), la Basilicata (290mila), il Molise (160mila) e la Valle d'Aosta (77mila).
Ripercussioni economiche
Meno denaro nelle tasche degli italiani significa meno acquisti e, di conseguenza, un ulteriore danno al sistema economico. "Con meno soldi a disposizione e tanta sfiducia che assilla le famiglie italiane, gli acquisti di Natale rischiano di subire una contrazione fino al 15%", aggiunge Zabeo. "Se l'anno scorso la spesa complessiva ha sfiorato i 10 miliardi quest'anno potrebbe scendere a 8,5-9 miliardi, una riduzione che rischia di penalizzare soprattutto le botteghe artigiane e i negozi di vicinato che faticano a reggere la concorrenza sempre più spietata del commercio on line". Nonostante il consistente calo delle tredicesime c’è chi "festeggia": il fisco. Quest’ultimo, infatti, incasserà circa 10,4 miliardi di ritenute Irpef. "Con l'aumento dei risparmi privati e la caduta verticale dei consumi delle famiglie il Paese sta scivolando pericolosamente verso la deflazione. Dallo scorso mese di maggio, infatti, l'indice dei prezzi al consumo è negativo", denuncia il segretario della Cgia, Renato Mason.