Nasce sulle ceneri della Borsa Lavoro e promette di svilupparne finalmente tutte le potenzialità. È il portale Cliclavoro –
www.cliclavoro.gov.it – appena inaugurato dal ministero del Lavoro. Una "piazza virtuale" nella quale sarà possibile far incontrare domanda e offerta di lavoro in Italia e in Europa, grazie a un motore di ricerca e al collegamento con la rete Eures; si potranno reperire informazioni sul mercato e sulle offerte formative di Regioni e province. Ancora, gli operatori accreditati potranno avere accesso ai
curricula inseriti dai lavoratori, ai profili dei laureati e inviare direttamente alcune comunicazioni on-line.
La genesi del progettoLa grande intuizione di Marco Biagi contenuta nella legge che porta il suo nome – quella cioè di creare un luogo di incontro tra domanda-offerta che fosse «aperto, trasparente e democratico», disponibile a tutti con pari opportunità di accesso alle offerte – sembrava essersi realizzato con la nascita nel 2006 della Borsa nazionale continua del lavoro, preceduta da alcune esperienze positive di Borse regionali. L’iniziativa però non è mai riuscita a decollare del tutto, prima per alcune difficoltà tecniche e poi soprattutto per la scarsa disponibilità a collaborare degli operatori privati, che guardavano con sospetto al mezzo e delle università ancora impreparate a collegarsi via internet con il mercato. Con il risultato – oltre alla dispersione di risorse economiche preziose – di far morire dopo due anni un’opportunità importante per ovviare al problema del cosiddetto
mismatch, il mancato incontro tra le esigenze delle imprese e la volontà dei lavoratori.Oggi il ministero del Lavoro, con la collaborazione di quello della Pubblica amministrazione e Innovazione, oltre a Regioni e Province, ci riprova con uno strumento nuovo, simile nella struttura arricchita, ma con una differenza fondamentale. Non saranno infatti le agenzie per il lavoro a dover conferire le loro offerte, come era previsto per la Borsa nazionale, ma sarà un motore di ricerca a "scovare" sulla Rete le offerte degli intermediari autorizzati e proporle all’utente sul portale Cliclavoro. «Uno strumento utile, una sperimentazione che spero verrà accolta con spirito positivo e collaborativo», l’ha definito il
ministro del Welfare Maurizio Sacconi. «È come la maschera che accompagna al posto lo spettatore», ha aggiunto il
ministro dell’Innovazione Renato Brunetta.
I servizi offertiPiù nel dettaglio, il nuovo portale permette di visionare tutte le opportunità di lavoro presenti sul web, contattare direttamente gli operatori o le aziende che le hanno inserite. Volendo le aziende possono inserire direttamente sul portale le proprie opportunità d’impiego. Sarà possibile consultare i
curricula inseriti direttamente da cittadini o intermediati dagli operatori e prendere contatto con i candidati. Stessa possibilità per i
curricula dei lavoratori licenziati, sospesi per cessazione o in mobilità, percettori di sostegni al reddito e titolari di "dote" e contattarli attraverso gli operatori pubblici e privati. Ancora, dal portale sarà possibile visionare i
curricula dei laureati e dei diplomati e, a mano a mano che il servizio verrà implementato, le aziende potranno poi contattare direttamente i candidati (vedi articolo sotto). Particolarmente utile la possibilità per gli utenti di guardare tutti i concorsi nelle pubbliche amministrazioni, per il momento solo attraverso un
link alla
Gazzetta ufficiale e un domani invece con la possibilità di candidarsi direttamente on-line dal portale. Infine, una specifica applicazione – il cercaservizio – consente la ricerca e la localizzazione sulla mappa dei Centri per l’impiego, delle sedi delle Agenzie per il lavoro, degli sportelli Informagiovani e delle direzioni del lavoro.
Collegamenti e accessoOltre che direttamente, all’indirizzo
www.cliclavoro.gov.it, sarà possibile raggiungere il portale dai socialnetwork più diffusi come Facebook, Twitter, Linkedin oltre che dal sito del ministero. Sarà poi possibile conoscere i fabbisogni professionali dei datori di lavoro suddivisi per territorio, sulla base dell’indagine Excelsior svolta periodicamente da Unioncamere e ministero. La navigazione sul portale e la visione delle offerte è libera, ma per inserire il
curriculum o accedere ai servizi più avanzati sia da parte dei cittadini sia degli operatori professionali, è necessaria la registrazione, con l’inserimento dei dati anagrafici.