domenica 10 ottobre 2021
In quattro anni la piattaforma ha portato a 3.000 inserimenti lavorativi. Lì le aziende trovano competenze che altrove non ci sono. "La diversità è una grande opportunità" dice il fondatore
"Mygrants" trova lavoro ai migranti raccontando le loro competenze

Foto di StockSnap da Pixabay

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A un certo punto della sua storia, Chris Richmond N’zi capisce di essere la persona giusta, al momento giusto, nel posto giusto. Per fare cosa? «Provare a risolvere un problema economico e sociale e dare un supporto ai migranti nel loro processo di integrazione ». N’zi ha 36 anni, è originario della Costa d’Avorio, ha alle spalle una laurea in Relazioni internazionali e diplomazia e in passato ha lavorato per Frontex, l’agenzia dell’Unione Europea che gestisce le frontiere esterne dell’Ue.

Nel 2017 ha fondato Mygrants, una piattaforma di 'rapid learning': i migranti che si registrano possono accedere a contenuti formativi su settori professionali specifici e partecipare a quiz, più di 10.000, che misurano le loro competenze. Avviene così una raccolta di informazioni che permette di disegnare profili personali: Mygrants dice quante lingue parla un migrante, quali competenze informatiche ha, che cosa sa fare. Questi dati vengono messi a disposizione delle aziende, che hanno sul portale una piattaforma dedicata, “Pickme”. Qui possono comunicare le proprie necessità e cercare persone con specifiche competenze. Il meccanismo funziona, sono i numeri a dirlo: in quattro anni Mygrants ha portato a 3.000 inserimenti lavorativi. Sul suo portale si contano 220.000 utenti attivi, di cui 23.000 altamente qualificati. Per l’80% si trovano in Italia. «Sono 220.000 storie» dice Chris, che ha presentato Mygrants la mattina dell’8 ottobre al Reinventing, la due giorni di incontri dedicata al Terzo settore che si svolge ogni anno a Milano. Un esempio: Sarah viene dalla Nigeria, ha poco più di vent’anni e sta partecipando ad un incontro di presentazione dell’applicazione. Il relatore non ha ancora finito di parlare e lei già si è registrata. In poco tempo mostra competenze significative e viene assunta in una grossa start up dell’Emilia Romagna. Proprio le competenze rendono estremamente preziosi alcuni profili professionali. Come quello di un ragazzo tunisino che è diventato un utente Mygrants nel 2019: la piattaforma valida le sue competenze di alto livello in informatica e statistica e le sue tre lingue conosciute, tra cui l’arabo. Arrivano 15 offerte di lavoro. Dopo uno stage di alcuni mesi in azienda, gli viene offerto un contratto a tempo indeterminato per occuparsi della gestione dei clienti in Medio Oriente. «Il datore di lavoro cercava un profilo come il suo da due anni, non l’aveva ancora trovato – racconta Chris – . È chiaro che la diversità è una grande opportunità ».

Lo sguardo di Mygrants parte da una consapevolezza: «I migranti hanno competenze di valore, che a volte gli italiani non hanno. Sono anche molto perseveranti e motivati». È una visione che hanno anche le aziende? «Quelle che hanno una mentalità aperta, sì». L’orizzonte di Mygrants è una continua espansione fuori e dentro l’Italia. Già oggi l’applicazione è un riferimento per tanti, la sua diffusione avviene soprattutto per passaparola. Basti pensare che un decimo delle persone che sono arrivate in Italia dall’Afghanistan dopo la crisi nel Paese si sono già registrate. Da poco, Mygrants ha avviato un progetto con la Banca Mondiale per validare le competenze di persone che si trovano solo temporaneamente in un dato Paese, magari perché sono lì in transito, per indirizzarle ad un lavoro da freelance. Non c’è tempo da perdere: le potenzialità e le risorse vanno valorizzate al più presto. «I migranti aumenteranno sempre di più. La domanda è: come gestire queste persone?». C’è una parola che Chris ripete più volte nel suo racconto: “Responsabilità”. La lega alle sfide del futuro, che sono tante, prima tra tutte quella climatica. «Ognuno di noi ha dei talenti, può decidere se continuare a lamentarsi o mettersi in gioco». Per la sua esperienza, sa che a volte è necessario impegnarsi per «dare tutto al prossimo». Per ora Mygrants ha 14 dipendenti e un milione di capitale raccolto.

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