Contratto a tempo indeterminato a
tutele crescenti (e con tutta probabilità senza reintegro in
caso di licenziamento giudicato illegittimo) per i nuovi
assunti; riordino della cassa integrazione con nuovi limiti
all'utilizzo dello strumento; razionalizzazione degli incentivi
all'assunzione e in generale riordino dei servizi del lavoro e
delle politiche attive; rimodulazione dell'Aspi (l'assegno di
disoccupazione) in relazione alla carriera contributiva del
lavoratore con l'estensione, però, anche ai collaboratori; ferie
'solidalì: sono alcune tra le novità principali contenute nella
delega sul lavoro approvata oggi in Commissione Lavoro al
Senato. La prossima settimana il Jobs act andrà in aula.
Ecco in sintesi cosa prevede la delega.
CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI PER I NEOASSUNTI: arriva "il
contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti in relazione
all'anzianità di servizio" per tutti i neoassunti. La delega non
cita l'articolo 18 ma l'intenzione del Governo, secondo quanto
annunciato dal premier Renzi, è di "superarlo" per le nuove
assunzioni (non solo per i giovani ma anche per i passaggi da
un'azienda all'altra). I decreti delegati stabiliranno i
dettagli ed è probabile che il reintegro nel posto di lavoro in
caso di licenziamento giudicato illegittimo sarà sostituito da
un indennizzo economico legato all'anzianità aziendale (ad
eccezione del licenziamento discriminatorio per il quale
resterebbe il reintegro nel posto di lavoro).
RIORDINO FORME CONTRATTUALI E RAPPORTI LAVORO: l'obiettivo è
sfoltire le decine di forme contrattuali e le norme per arrivare
ad un "Testo organico semplificato delle discipline delle
tipologie contrattuali e dei rapporti di lavoro".
MANSIONI FLESSIBILI E CONTROLLI A DISTANZA: si rivede la
disciplina delle mansioni "in caso di processi di
riorganizzazione, ristrutturazione o conversione aziendale con
l'interesse del lavoratore alla tutela del posto di lavoro,
della professionalità e delle condizioni di vita, prevedendo
limiti alla modifica dell'inquadramento". Il passaggio da una
mansione all'altra diventa, dunque, più flessibile (con la
possibilità anche di demansionamento). Viene rivista anche la
disciplina dei controlli a distanza: si apre all'utilizzo delle
nuove tecnologie per la 'sorveglianzà ed il 'tele-lavorò,
tutelando comunque "dignità e riservatezza" del lavoratore.
SALARIO MINIMO, ANCHE A CO.CO.CO: si punta ad introdurre
"eventualmente anche in via sperimentale" il compenso orario
minimo anche per i rapporti di collaborazione.
RIFORMA CIG: sarà "impossibile" autorizzare la cig in caso di
cessazione di attività aziendale mentre sarà previsto l'accesso
alla cig solo a seguito dell'utilizzo delle possibilità
contrattuali di riduzione dell'orario di lavoro. Saranno rivisti
i limiti di durata dell'indennità ed una maggiore partecipazione
da parte delle aziende che la utilizzano.
RIFORMA ASPI: la durata del trattamento di disoccupazione
dovrà essere rapportata alla "pregressa storia contributiva" del
lavoratore con "incremento della durata massima (per ora fissata
a 18 mesi a regime nel 2016, ndr) per quelli con "le carriere
contributive più rilevanti". Si prevede anche l'introduzione di
massimali in relazione alla contribuzione figurativa.
ASSEGNO DISOCCUPAZIONE UNIVERSALE: contestualmente si punta
alla "universalizzazione" dell'Aspi con l'estensione ai
co.co.co. prevedendo prima dell'entrata a regime "un periodo
almeno biennale di sperimentazione a risorse definite". La
copertura anche da un contributo ad hoc.
RAZIONALIZZAZIONE INCENTIVI ALL'ASSUNZIONE E ALL'AUTOIMPIEGO:
si istituisce inoltre un'Agenzia nazionale per l'impiego al cui
funzionamento si provvede "con le risorse umane, finanziarie e
strumentali già disponibili".
SEMPLIFICAZIONE DELLE PROCEDURE: si punta a creare le
condizioni perché si possano svolgere "esclusivamente in via
telematica" tutti gli adempimenti di carattere amministrativo
connessi con la costituzione, la gestione e la cessazione del
rapporto di lavoro.
FERIE SOLIDALI: si prevede la possibilità per il lavoratore
che ha un plus di ferie di cederle a colleghi che ne abbiano
bisogno per assistere figli minori che necessitano di cure.
CONTRATTI DI SOLIDARIETÀ PER AUMENTARE OCCUPAZIONE: si punta
a semplificare e ad estendere il campo di applicazione dei
contratti di solidarietà potenziando l'utilizzo in chiave
"espansiva", per aumentare cioè l'organico riducendo l'orario di
lavoro e la retribuzione del personale.