Fino a cinque rinnovi in tre anni per
i contratti a tempo determinato senza causale e semplificazione
delle norme sull'apprendistato. Sono alcune delle novità del
decreto Lavoro su cui il governo ha posto la fiducia. Il testo
varato dal Cdm ha subito modifiche in commissione alla Camera.
Contratti a termine, 5 rinovi in 3 anni
Il decreto estende da 1 a 3 anni la durata del rapporto di lavoro a tempo
determinato senza causale, ovvero senza ragione dell'assunzione.
Il testo approvato dal governo prevedeva un massimo di otto
proroghe contrattuali in 36 mesi, la commissione ha abbassato il
tetto a cinque proroghe. I lavoratori 'a terminè non possono
però essere in ciascuna azienda più del 20% degli assunti a
tempo indeterminato (1 per le imprese fino a 5 dipendenti). La
commissione ha previsto che se si supera il limite, i contratti
in eccesso si considerano a tempo indeterminato. Le norme si
applicano alla somministrazione di lavoro a tempo determinato.
Diritto di precedenza donne in maternità
Il congedo maternità potrà concorrere a determinare il periodo minimo di
sei mesi di attività perché la lavoratrice acquisisca un diritto
di precedenza per contratti successivi presso la stessa azienda.
Apprendistato semplificato
La commissione ha ripristinato
l'obbligo di un piano formativo individuale in forma scritta
inizialmente cancellato dal governo, ma prevede modalità
semplificate di redazione. Per le aziende con più di 30
dipendenti c'è l'obbligo di assumere il 20% degli apprendisti:
la percentuale è ridotta rispetto al passato, ma il testo
originario del governo l'aveva del tutto eliminata.
Semplificazione Durc
Viene "smaterializzato" il Durc (Il
documento unico di regolarità contributiva che attesta
l'assolvimento, da parte dell'impresa, degli obblighi
legislativi e contrattuali nei confronti di Inps, Inail e Cassa
Edile) con una semplificazione degli adempimenti burocratici
richiesti alle imprese per la sua acquisizione.
Contratti di solidarietà
Potranno essere stabiliti con
decreto interministeriale i criteri per individuare i datori di
lavoro beneficiari della riduzione contributiva in caso di
ricorso al contratto di solidarietà. E vengono incrementate le
risorse finanziarie per tale finalità, a decorrere dal 2014, con
un limite di spesa di 15 milioni (contro i 5,6 mln precedenti).
Proroga per il personale scuole comunali
Il decreto prevede la possibilità di rinnovare o prorogare di un anno (fino al 31
luglio 2015) i contratti a tempo determinato del personale
educativo e scolastico di asili nido e materne comunali.