Passione e tradizione: il consiglio è quello di segnarsi la data in agenda. Perchè a Milano, la mattina di sabato 19 maggio, passerà la storia. Quella dell’automobile, certo, ma anche la storia di tutti coloro che hanno sempre identificato la mobilità su quattro ruote come uno straordinario mezzo di libertà. Settant’anni dopo l’ultima volta (era il 1948), anche Milano riabbraccerà la “Mille Miglia”, quella che da sempre è definita “la corsa più bella del mondo” che torna sulle strade del centro cittadino in occasione della 36ª rievocazione al via il 16 maggio da Brescia per percorrere il consueto tragitto di quattro tappe che la porterà a Roma per tornare la sera del 19 maggio al traguardo finale di Brescia.
Disputata come gara di velocità su lunga distanza per 24 volte dal 1927 al 1957 – quando i piloti erano campioni ed eroi che viaggiavano tra il fumo delle loro auto e la polvere delle strade che attraversavano – dal 1982 la Mille Miglia rivive sotto forma di gara di regolarità per auto d’epoca: la partecipazione è limitata alla vetture prodotte non dopo il 1957 che avevano partecipato alla corsa originale. Le 467 auto storiche (più la lunga carovana al seguito) di questa edizione sfileranno nell’ultima frazione per la prima volta nel magico scenario di Piazza del Duomo dopo essere entrate in città da Sud (Piazzale Corvetto) ed aver percorso Corso Lodi, Corso di Porta Romana e Via Mazzini per poi procedere, dopo il Duomo, in Piazza della Scala, via Manzoni, via Turati,. Piazza della Repubblica, Bastioni di Porta Nuova, Porta Volta, Viale Elvezia, Corso Sempione, Viale Certosa, e Via Gallarate in direzione di Rho per passare poi davanti al Museo Storico Alfa Romeo di Arese e all’autodromo di Monza prima di raggiungere Brescia. Significativo il passaggio ad Arese, che coincide con il 90° anniversario della prima delle 11 vittorie firmate da Alfa Romeo in questa corsa tra il 1927 e il 1957, un record impossibile da battere.
Il passaggio da Milano non è solo un omaggio alla città – che in realtà per le scelte ideologiche dei suoi più recenti amministratori da qualche anno ha un pessimo rapporto con le automobili – ma anche un tributo alle origini di chi la corsa la inventò: due ragazzi di 22 e 23 anni, Franco Mazzotti e Aymo Maggi, che nel 1926 sognavano di imitare Gabriele d’Annunzio che aveva conquistato Fiume a bordo di una Fiat Torpedo. Vivevano a Brescia, frequentavano caffè dove Futurismo e Ardimento erano le parole d’ordine, e il padre di Mazzotti era un importante azionista dell’Isotta Fraschini, auto che i due giovanotti provavano spesso per raggiungere Milano. Qui, insieme ad un appassionato motociclista, Renzo Castagneto, e a Giovanni Canestrini, Mazzotti e Maggi idearono la “follia” di una grande corsa tra vetture di serie, su strade aperte alla circolazione. Quello che, anni dopo, Enzo Ferrari definì «un museo viaggiante unico al mondo», con il suo patrimonio di arte, design, storia e tecnologia.
«È un ritorno gradito – commenta il sindaco, Giuseppe Sala – e mi auguro che il legame tra Milano e la Mille Miglia si stabilizzerà nei prossimi anni. Milano e Piazza del Duomo sono il luogo perfetto per dare alla corsa la visibilità che merita. Il 19 maggio, quando la Freccia Rossa sfilerà sotto la Madonnina, sarà un’occasione unica per vivere la straordinaria emozione di questa corsa senza tempo. Sono certo, infatti, che i veicoli storici che prenderanno parte alla manifestazione sapranno coinvolgere con la loro bellezza, il loro design, i loro colori e il rombo dei loro motori appassionati delle quattro ruote e non solo. La città è lieta di accogliere partecipanti e spettatori della corsa più bella del mondo: bentornata a casa».