"È arrivato il testo al Quirinale
in attesa di bollinatura da parte della Ragioneria Generale
dello Stato, adesso oggetto di un attento esame essendo per sua
natura un provvedimento molto complesso". Quattro righe per
precisare, annunciare, far sapere. Il Quirinale si affida ad
una nota ufficiosa per por fine ad una attesa quasi spasmodica
- e, si lascia intendere, esagerata - attorno all'arrivo, sulla
scrivania di Giorgio Napolitano, della legge di stabilità.
Un'attesa che si raddoppia, se sommata alla ridda di
previsioni, profezie e anticipazioni che circondano il futuro
responso dell'Unione Europea. Non a caso da Bruxelles si fa
sapere, a placare gli ardori, che "non è stata ancora inviata
alcuna lettera all'Italia".
Parole, in un caso come nell'altro, che non escludono
nessuna possibilità per il futuro. Quel che è certo è che
l'esame verrà condotto con la necessaria serietà, e quindi
non si tratterà di una cosa di poche ore. Del resto la nota
del Quirinale contiene una serie di elementi su cui
soffermarsi. Il primo è la sottolineatura che il documento
recapitato oggi al Colle non contiene il bollino blu della
Ragioneria generale dello Stato. Una cosa che ha dei
precedenti, quindi in sè niente di preoccupante. Anche se la
bollinatura è più o meno la certificazione che le spese
previste hanno un'effettiva copertura finanziaria.
Poi c'è la sottolineatura, per l'appunto, dell'attento
esame. Perchè si tratta di un "provvedimento complesso",
naturalmente, ma ribadire il principio è come far notare che
il Quirinale non è una "rubber stamp commission", un ufficio
passacarte.
Infine il fatto stesso che si annunci l'arrivo della Legge
di stabilità: un modo indiretto ma chiaro per far cessare le
eventuali illazioni sull'esistenza del provvedimento medesimo.
Qualcuno iniziava ad insinuare che si trattasse più o meno di
un foglio bianco, ancora tutto da riempire di cifre date e
previsioni. Non è così, tanto è vero che ora verrà
sottoposto per l'appunto, ad un "attento esame". In attesa
della bollinatura.
Motteggia sarcastico il capogruppo di Forza Italia alla
Camera, Renato Brunetta: "Il tenore della grottesca nota
dimostra lo stato confusionale in cui versa la presidenza della
Repubblica". Del resto, Brunetta era tra quelli che insinuavano
la sostanziale inesistenza di un testo scritto della legge di
stabilità.
Nell'attesa, il governo convoca Regioni e Comuni (uniti nel
chiedere una revisione di alcuni punti) per giovedì alle otto.
La stessa ora in cui Renzi ricevette i sindacati nei giorni
precedenti al varo della manovra. Si prevede un attento
esame.