giovedì 17 dicembre 2015
​Ritocco dello 0,25% doppo otto anni, fiducia nella ripresa economica. Le borse asiatiche chiudono in rialzo, buon avvio per quelle europee.
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​La Fed apre un nuova fase, mettendo fine all'era dei tassi pari allo zero, iniziata nel 2008 con la crisi finanziaria. La banca centrale americana alza, con una mossa storica, i tassi di interesse di un quarto di punto: si tratta del primo rialzo dal giugno del 2006. Poi assicura: la politica monetaria resta accomodante e gli aumenti successivi saranno graduali. Wall Street, che inizialmente sembra non risentire dell'annuncio atteso da mesi e già digerito, accelera con il passare dei minuti. I listini americani procedono positivi con aumenti superiori all'1%, nonostante il calo del petrolio, sceso a 35,52 dollari al barile con l'aumento più forte del previsto delle scorte petrolifere americane. L'aumento "moderato" dei tassi "riconosce i progressi dell'economia", afferma il presidente della Fed, Janet Yellen, sottolineando che la mossa mette fine a una "fase straordinaria" della politica monetaria. Una fase iniziata nel 2008, l'ultima volta che i tassi sono stati toccati: allora alla guida dela bancacentrale c'era Ben Bernanke che, il 16 dicembre 2008, esattamente sette anni fa, aveva portato il costo del denaro ai minimi storici, a zero. Proprio Bernanke è stato l'ultimo a decidere un aumento dei tassi, nel giugno del 2006. L'importanza del primo aumento dei tassi "non va esagerata", aggiunge però Yellen, ribadendo che gli aumenti successivi saranno graduali. "Vogliamo muoverci in modo prudente, in maniera graduale", precisa nel corso della conferenza stampa, spiegando che la Fed vuole vedere l'impatto della stretta sulle condizioni finanziarie. L'effetto del rialzo sulle borse asiatiche che chiudono in forte rialzo. Tokyo ha chiuso in rialzo dell'1,6%, Sydney dell'1,5%, Seul dello 0,4%. Shanghai sale dell'1,7% e Hong Kong dello 0,6%. Effeto onda anche sulle borse europee in forte rialzo dopo la decisione della Fed di aumentare i tassi. Milano sale del 2%, in linea con Parigi (+2,2%) e Francoforte (+2,1%) e un passo avanti a Londra (+1,5%).
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