Si fa sentire, forse più del prevedibile, l'effetto Covid sul mondo petrolifero. Con uno scenario dove la domanda mondiale di petrolio scenderà più velocemente del previsto e il recupero sarà decisamente più lento di quanto stimato in precedenza. Sono queste le previsioni dell'Opec che ha tagliato l’outlook sulla crescita della domanda globale di petrolio di quest'anno. Alla base di tale decisione si trova la ripresa più debole del preventivato dell'India e di altre economie dell'area asiatica. Secondo l'Opec, inoltre, i rischi rimangono "elevati e rivolti verso il basso" per il primo semestre del prossimo anno. Nel report mensile il cartello dei Paesi produttori taglia le attese sulla domanda globale a una media di 90,2 milioni di barili al giorno, per il 2020. La crescita è rivista al ribasso di 400mila barili al giorno, rispetto alla stima di un mese fa, a conferma di una contrazione di 9,5 milioni di barili al giorno su base annua. Per i paesi dell'area Ocse, la domanda di petrolio viene rivista al rialzo di 100mila barili al giorno, a causa delle flessioni inferiori alle attese della domanda di tutte le aree interessate, nel corso del secondo trimestre. Ma l'outlook viene rivisto al ribasso di 500mila barili al giorno per gli altri Paesi, proprio a causa della performance più debole della domanda in Asia.
La domanda mondiale quest'anno calerà più velocemente del previsto
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