Sempre più globali, sempre più disposti e disponibili ad allargare il proprio sguardo anche lontano dalla strada e dal volante. E' questa la realtà dei marchi automobilistici più moderni e la coreana Kia, che da sempre ha allargato nello sport il suo raggio d'azione, non fa certo eccezione. Ecco dunque il rinnovarsi di un'iniziativa interessante e ambiziosa, quella di educare i bambini dai 7 ai 13 anni attraverso lo sport, per promuovere il fair play, l'integrazione e la lotta al razzismo. E' l'obiettivo che si propone Kia Camp, un'iniziativa di responsabilità sociale lanciata anche per il 2014-2015 - dopo la prima edizione dello scorso anno - da Kia Motors Italia in collaborazione con l'Associazione Italiana Calciatori e presentata oggi a Milano dell'ambito della fiera “G! Come giocare” con MariagraziaCucinotta madrina dell'evento.
L'esperienza del Kia Camp 2013-2014 ha dimostrato come attraverso una corretta riscoperta del gioco del calcio sia possibile trasmettere ai più giovani i valori che sono alla base della convivenza e dell'integrazione, a dimostrazione che questo sport, per la sua popolarità e il fascino che esercita sugli appassionati, è uno straordinario mezzo di diffusione di valori positivi non solo ai bambini e bambine ma anche alle rispettive famiglie. «Il Camp dedicato ai giovanissimi calciatori è un progetto di grande successo - conferma Giuseppe Bitti, AD di Kia Motors Italia - che vede Kia impegnata in prima linea a favore di tutto quanto di positivo può derivare dallo sport. I risultati dei Kia Camp 2013 sono stati eccellenti in quanto parliamo di circa 1000 bambini coinvolti e di un livello di entusiasmo che ci haportato a ritenere doveroso dare continuità a questo progetto. Per il 2014-2015 - ha precisato Bitti - puntiamo a coinvolgere nelle 10 tappe in altrettante scuole di calcio, suddivise in 6 mesi, almeno 1.500 ragazzi».
Il tour partirà il 13-14 dicembre da Roma e, come da tradizione,ad accompagnarlo lungo tutto lo stivale sarà una Carens, lamonovolume Kia (anche in configurazione 7 posti) progettata persoddisfare al meglio le esigenze delle famiglie. «Per questa edizione - spiega Giuseppe Mazzara, marketing & communication manager di Kia Motors Italia - abbiamo deciso di migliorare ulteriormente la formula. Ci saranno più bambini coinvolti in ciascuna tappa e, soprattutto, una maggiore interattività anche al di fuori e dopo il week-end sul campo.Attraverso i social network, infatti, manterremo vivo l'interesse lungo l'arco dell'intera stagione, coinvolgendo i partecipanti in progetti che permettono di condividere anche al di fuori del programma tutto quanto appreso durante i Kia Camp».
La formula studiata dai tecnici dell'AIC prevede, come nella passata stagione, l'integrazione tra momenti di gioco ed esperienze educative, entrambi svolti sul campo da calcio. Proprio i valori fondamentali del calcio appresi nella pratica e nella teoria, saranno lo strumento per far assimilare agli allievi tutti i valori universali che conducono al fair playnello sport come nella vita, al fine di combattere i fenomeni negativi, come la violenza e il razzismo e promuovere la solidarietà e l'integrazione. Al riguardo Damiano Tommasi, presidente AIC ha dichiarato: «Il calcio è, prima di tutto, un gioco. Per questo l'Associazione promuove la riscoperta dei valori sani e positivi che questo sport rappresenta, per i bambini ma anche per tutta la famiglia.L'entusiasmo dei partecipanti dello scorso anno ci conferma chesiamo sulla strada giusta ma sappiamo anche che c'è molto dafare ancora per rendere il gioco del calcio un'esperienza formativa indimenticabile per tutti i partecipanti».