Jobs Act, via libera dal governo agli ultimi quattro
decreti. Un "risultato importante" lo ha definito il ministro del Lavoro Giuliano Poletti. "Abbiamo rimesso al centro il contratto a
tempo indeterminato. Centinaia di migliaia di precari hanno un
contratto stabile".
Tra le novità qualche ritocco sulla
norma sui controlli a distanza. Tema che da subito si è presentato caldo
con i sindacati preoccupati per "l'abuso" nei riguardi dei
lavoratori (la Cgil ha parlato di 'Grande fratellò) e il
ministero del Lavoro che invece sin dall'inizio ha sostenuto che
le norme sono in linea con il rispetto della privacy. Una
modifica potrebbe riguardare gli impianti di sorveglianza e prevede che non possano essere installati solo per il
controllo dei lavoratori. Nessuna novità per
gli altri punti relativi agli strumenti assegnati al lavoratore,
dal pc e tablet al cellulare aziendale. La norma
sui controlli a distanza riscrive l'articolo 4 dello Statuto
dei lavoratori del 1970. Nel testo si prevede che le aziende possano controllare computer, tablet e telefonini, così come i badge dei lavoratori senza che sia necessario un accordo
sindacale o un'autorizzazione del ministero. E, in base a queste due condizioni, le informazioni raccolte
"sono utilizzabili a tutti i fini connessi al rapporto di
lavoro", quindi potenzialmente anche a fini disciplinari, dunque
licenziamento compreso. "Abbiamo colmato un vuoto normativo. Oggi abbiamo una normativa complessiva con al centro due obiettivi: una norma chiara e definita e il rispetto della privacy" ha detto Poletti.
Il ministro ha sottolineato che "su tablet e cellulari in dotazione ai lavoratori non possono essere montate strumentazioni oapplicazioni con funzioni di controllo".
Gli altri decreti riguardano il riordino degli
ammortizzatori sociali in costanza del rapporto di lavoro con la
stretta sulla durata della cig ma l'estensione della platea;
quelli sull'Ispettorato del lavoro, sull'Agenzia nazionale per
le politiche attive del lavoro.
Il decreto legislativo sugli ammortizzatori sociali,
limita la durata della cig (sia ordinaria che
straordinaria)
a 24 mesi in un quinquennio mobile. Tetto che può
salire a 36 mesi con il ricorso esclusivo ai contratti di
solidarietà (24 mesi di solidarietà e poi 12 di cig). Allo stesso tempo, gli
ammortizzatori vengono estesi alle imprese sopra i 5 dipendenti
(il governo ha parlato di tutele estese ad una platea di 1,4
milioni di lavoratori).
La Naspi, il nuovo assegno contro ladisoccupazione involontaria durerà 24 mesi. "Abbiamo fatto lavoro importante - ha sototlineato Poletti - partendo da tre concetti inclusione, semplificazione, razionalizzazione. Abbiamo recuperato 20 leggi e fatto una sorta di testo unico. Con il riordino e i risparmi abbiamo stabilizzatofinanziamento per la Naspi a 24 mesi in maniera stabile". Poletti ha annunciatro la riduzione del 10% del contributo che imprese pagano per la cig e l'introduzione del meccanismo "bonusmauls": "chi utilizza la cig avrà un contributo più alto in ragione del tempo di uso dello strumento", allo scopo di disincentivare l'uso della cassa integrazione se "non è reale figlia di necessità".
Il decreto attuativo sulle attività ispettive, con
l'istituzione dell'Ispettorato unico ha come obiettivo secondo Poletti "quello di migliorare la performance delle ispezioni". "Anziché avere tre soggetti - ha detto al termine del cdm - ci sarà un istituto solo, così semplifichiamo anche per le imprese". Addio alle
dimissioni in bianco. La
certificazione della richiesta di dimissioni dovrà essere fatta
"
su un modulo che va scaricato dal sito del ministero del
Lavoro, se non c'è un modulo datato e certificato la dimissione
non è valida"