Uno slittamento dell'aumento dell'Iva a dicembre è un'ipotesi "plausibile". A dirlo è il ministro per le Infrastrutture,
Maurizio Lupi. "Il lavoro che stiamo cercando di fare è quello di non aumentare l'Iva, quindi è plausibile. Questo è un governo che si misura sui fatti. Speriamo di dare un segnale immediatamente positivo". "Abbiamo dato due obiettivi: il primo era quello di eliminare l'Imu sulla prima casa, e ci siamo dati tempo al 30 agosto - ha spiegato Lupi -. Il secondo era quello di evitare l'aumento dell'Iva. La priorità di questo governo è ridare slancio alla crescita, e quindi speriamo che questo aumento dell'Iva non sia fatto e possa essere dato un segnale urgentemente forte".
IL CONDACONS MINACCIA UNA CLASS ACTION CONTRO IL GOVERNO"Se non sarà bloccato l'aumento dell'Iva previsto per luglio", il Codacons avvierà un'azione collettiva "contro il Governo per conto di consumatori e piccole imprese gravemente danneggiati dalla maggiore aliquota". È il presidente del Codacons,
Carlo Rienzi, ad annunciarlo sottolineando che "i cittadini non sono carne da macello da sottoporre a continue e sempre maggiori tassazioni"."In un momento storico in cui i consumi delle famiglie hanno subito una drastica riduzione e le imprese versano in condizioni disperate, - afferma Rienzi - aumentare l'Iva vorrebbe dire dare il colpo di grazia definitivo a centinaia di migliaia di piccole attività e spingere i cittadini a ridurre ulteriormente le spese". Il Codacons ricorda infatti come "l'incremento dell'aliquota al 22% determinerà maggiori spese annue pari a circa 209 euro per una famiglia di tre persone, con effetti negativi sull'inflazione che salirà di 0,64 punti percentuali"."La crisi economica italiana è stata causata dalle banche e dalla grande finanza. È quindi fortemente sbagliato far ricadere il prezzo di tale situazione negativa sui cittadini attraverso una maggiore tassazione dei consumi" prosegue Rienzi. "Se l'esecutivo guidato da Letta non bloccherà il prossimo aumento dell'Iva, avvieremo una azione collettiva contro il Governo per conto di consumatori e imprese danneggiati dall'incremento dell'aliquota"conclude il presidente del Codacons.