Il mercato italiano dell'auto è il più “ecofriendly” in Europa con 218 mila immatricolazioni di auto a trazione alternativa nel 2014, il 16,1% del totale venduto e il 9,5% in più dell'anno precedente. È l'Anfia,l'associazione della filiera automobilistica italiana, a scattare la fotografia del mercato che, in assoluto, dopo sei anni di cali consecutivi, nel 2014 è tornato a crescere con 1.360.000 vetture vendute (+4,2%). Hanno contribuito all'inversione di rotta soprattutto i suv (piccoli, compatti, medi, grandi), la cui quota balza dal 9% al 20,6%. Un segmento a cui guarda FCA con le nuove Jeep Renegade e 500X, prodotte a Melfi.
Tra le vetture “ecologiche” crescono soprattutto le auto a Gpl e a metano. Da luglio le vendite delle vetture a gas risultano in costante crescita: il consuntivo 2014 registra quasi 124 mila auto a benzina/gpl (+7,1%) e oltre 72 mila a benzina/metano (+6,3%). Nel periodo 2007-2013 il numero di auto a metano è cresciuto da 423 mila a oltre 773 mila unità, mentre le auto a Gpl circolanti in Italia sono quasi raddoppiate passando da 1 milione a oltre 1.940.000.
Crescono poi addirittura del 41% le immatricolazioni di vetture ibride (21.400 unità) mentre le vendite delle vetture solo elettriche sono 1.100. Le vendite di auto a benzina perdono invece l'1,9% e si attestano al 29% di quota, mentre le vetture diesel crescono nel 2014 del 6,2% e conquistano il 55% dell'intero mercato.
L'Italia - sottolinea l'Anfia - è il paese con il mercato di auto “verdi” più grande dell'Ue, è in materia di emissioni inquinanti uno dei paesi più virtuosi e ha raggiunto già nel 2011 l'obiettivo fissato per il 2015 dalla Commissione Europea in termini di emissioni medie di CO2 prodotte dalle nuove auto vendute (130 g/km).