Il rapporto tra deficit e Pil nel primo trimestre si è attestato all'8,7%, riducendosi di 0,5 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2009, quando è risultato pari al 9,2%. Lo riferisce l'Istat, sulla base dei dati grezzi. Nel primo trimestre dell'anno le entrate totali sono aumentate in termini tendenziali dello 0,3%, con una incidenza sul Pil del 39,8% inferiore a quella registrata nel corrispondente trimestre del 2009 (40,0%). Sempre nei primi tre mesi dell'anno le uscite totali sono diminuite in termini tendenziali dello 0,7%; il loro valore in rapporto al Pil si è ridotto di 0,7 punti percentuali, attestandosi al 48,6% contro il 49,3% del corrispondente trimestre 2009. Lo comunica l'Istat.In particolare, le entrate correnti hanno registrato un aumento tendenziale dello 0,1% dovuto all'effetto combinato di una diminuzione delle imposte dirette (-0,6%) e dei contributi sociali (-0,7%), e di una crescita delle imposte indirette (+0,9%) e delle altre entrate correnti (+1,6%). Le entrate in conto capitale hanno registrato una crescita in termini tendenziali del 37,7%. In particolare, spiega l'Istat, le imposte in conto capitale sono aumentate per effetto della contabilizzazione dei versamenti una tantum relativi ai prelievi operati in base al cosiddetto scudo fiscale, con la riapertura dei termini.Per quanto riguarda le uscite correnti, esse hanno registrato sempre nel primo trimestre dell'anno un aumento tendenziale dello 0,9%. Tale aumento deriva da una diminuzione del 2,9% dei redditi da lavoro dipendente e degli interessi passivi (-3,8%) e da una crescita dell'1,6% dei consumi intermedi, del 2,4% delle prestazioni sociali in denaro e del 5,9% delle altre uscite correnti. Le uscite in conto capitale sono diminuite in termini tendenziali del 20,7%; in particolare, gli investimenti fissi lordi sono calati del 9,5% e le altre uscite in conto capitale del 37,9%.