Calano i consumi, e la tendenza al ribasso si conferma anche per la grande distribuzione. Il declino prosegue ormai da due anni. Le vendite al dettaglio e dei consumi anche a settembre 2014 hanno segnato un ulteriore, seppur leggero, calo (-0,1% rispetto al mese precedente). L'Istat certifica la "disaffezione" delle famiglie nei confronti degli scaffali di supermercati, ipermercati, ma anche piccoli negozi di vicinato.
I primi due in un anno hanno visto un calo delle vendite rispettivamente di -0,6% e -2,5%. Per i piccoli negozi il dato è stato del -0,8%. Il dato tendenziale complessivo per il commercio al dettaglio registrato dall'istituto di statistica è pari a -0,5% e molti (dalle associazioni dei consumatori alle organizzazioni
dei commercianti) vi leggono pronostici poco favorevoli al vicino Natale: sotto l'albero nazionale dovrebbe esserci un'ulteriore sforbiciata delle spese per i regali.
Unici a resistere e anzi a piazzare un bel +3,4% rispetto a un anno fa, sono i discount: il carrello low cost sembra l'unico a riempirsi, complice forse quell'aumento della propensione al risparmio delle famiglie tendenti a stringere sulle spese correnti.
Resistono però i prodotti alimentari, che nonsotante tutto guadagnano terreno tra gli scaffali della grande distribuzione con un +0,1% in termini tendenziali, mentre le vendite dei non alimentari diminuiscono dello 0,8%. Anche nel confronto con agosto 2014, le vendite segnano un aumento per gli alimentari
(+0,3%) e una diminuzione per i non alimentari (-0,3%).
Dall'inizio dell'anno la flessione si attesta complessivamente
al -1,3%: -1,3% per l'alimentare e -1,2% per il non alimentare.
"Per le piccole imprese del commercio è vero
tracollo - segnala la Confesercenti - nei primi 10 mesi di
quest'anno hanno chiuso 135 imprese del commercio al giorno, per
un saldo finale negativo di oltre 22mila negozi". Il gelo dei
consumi continuerà a Natale, prevedono Federconsumatori e
Adusbef, stimando un taglio delle spese per i regali di Natale
del -6,2%. Difficile leggerci "il preludio un'imminente
ripresa" chiosa Confcommercio sottolineando che nei primi nove
mesi 2014 "il calo dei consumi, al netto della componente
relativa ai prezzi, è prossimo all'1,5%". Da più parti si
chiedono misure più incisive per rilanciare i consumi, a
cominciare da un piano per l'occupazione.
Intanto anche l'Italia scopre il "Black Friday" (il venerdì nero), che cade il
giorno successivo a quello del Ringraziamento, venerdì 28
novembre 2014. In Usa l'appuntamento coinvolge tantissimi
americani nella corsa sfrenata agli acquisti low cost, occasione
unica per soddisfare le richieste delle letterine a Babbo Natale
o semplicemente per farsi un regalo e togliersi uno sfizio.
Anche in molte città italiane quest'anno si punta sugli "sconti
da urlo" per ridare un pò di ossigeno allo shopping.