lunedì 2 marzo 2015
Istat: il tasso scende al 12,6% (-0,1 da dicembre). Ma i giovani sono più penalizzati.
MINISTRO Poletti: «Quest'anno 150mila occupati in più»
Ma attenzione a facili entusiasmi di Francesco Riccardi
E nel 2014 pressione fiscale in (lieve) crescita
COMMENTA E CONDIVIDI
Il tasso di disoccupazione, a gennaio, cala al 12,6%. Dopo la diminuzione di dicembre, a gennaio il tasso di disoccupazione diminuisce ancora di 0,1 punti percentuali, tornando sullo stesso livello di dodici mesi prima. È la stima preliminare dell'Istat. Per due mesi di seguito - fanno notare i tecnici dell'Istituto - il dato della disoccupazione è in miglioramento.Nella media del 2014, dopo due anni di calo, l'occupazione cresce (+0,4%, pari a 88.000 unità in confronto all'anno precedente), a sintesi di un aumento nel Nord (+0,4%) e nel Centro (+1,8%) e di un nuovo calo nel Mezzogiorno (-0,8%, pari a -45.000 unità). Lo ha comunicato l'Istat. La crescita degli occupati interessa sia gli uomini (+0,2%, pari a 31.000 unità) sia, soprattutto, le donne (+0,6%, pari a 57.000 unità). Prosegue tuttavia il calo degli occupati 15-34enni e dei 35-49enni (rispettivamente -148.000 unità e -162.000 unità), a fronte dell'incremento degli occupati con almeno 50 anni (+398.000 unità). Il tasso di occupazione si attesta al 55,7%, +0,2 punti percentuali rispetto al 2013. L'indicatore rimane invariato per gli uomini e sale di 0,3 punti per le donne. Alla crescita nel Centro e nel Nord si contrappone il calo nel Mezzogiorno (-0,2 punti percentuali). Nel 2014 l'occupazione della componente italiana cala di 23.000 unità, con il tasso di occupazione 15-64 anni che sale al 55,4% (+0,1 punti percentuali). L'occupazione straniera aumenta di 111.000 unità, con il tasso di occupazione che torna a salire, dal 58,3% del 2013 al 58,5% del 2014. L'indicatore rimane invariato al 68,1% per gli uomini e cresce per le donne (dal 49,8% al 50,2% del 2014).
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: