Funziona bene ed è a buon mercato il primo tablet "made in Africa" da martedì in vendita a Brazzaville, in Congo, e atteso entro la prima metà di febbraio in dieci Paesi dell'Africa Occidentale, ma anche in Belgio, Francia e in India. Il mitico iPad della Apple ha dunque un nuovo e inedito concorrente - spiega l'agenzia missionaria Misna, rilanciando "Jeaune Afrique" - grazie all'inventiva dell'informatico congolese Verone Makou, consigliere per le nuove tecnologie della comunicazione del ministero delle Poste e delle Telecomunicazioni di Brazzaville. L'apparato si chiama "Way-C" (traducibile in "luce delle stelle", secondo un dialetto del nord della Repubblica del Congo) ed è stato concepito in Congo, ma assemblato in Cina, perché il Congo non ha un'industria adatta e per motivi di costi.
E' in vendita nella Repubblica del Congo, e sta per sbarcare in Europa, "Way-D", la sfida africana all'iPad della Apple. Creato da un informatico congolese, il suo nome è traducibile in "luce delle stelle" in un dialetto locale.
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