Indovina chi si rivede? La domanda interna. Era scomparsa da tempo sullo scenario della produzione industriale, lasciando il passo all'export. Lo dicono i dati Istat. Ed è un buon segnale. A novembre 2013 gli ordinativi dell'industria sono cresciuti del 2,3%, a confronto con il mese precedente, e del 3% su base annua, dato grezzo. E tutto, questa è la notizia, grazie al traino del mercato nazionale. Una situazione in controtendenza a come ci eravamo abituati ormai dal 2011. E anche il fatturato, sempre a novembre, ha registrato un un aumento dello 0,4% rispetto all'anno precedente.
Un dato significativo visto che finora quando le commesse avevano retto era soprattutto merito delle esportazioni; mentre la domanda interna aveva fatto più che altro da zavorra. Il dato di novembre fa quindi ben sperare, anche perché gli ordinativi rappresentano una variabile in grado di anticipare il futuro andamento dell'industria, in altre parole sono un'indice di quando mercato stia tirando.
In quanto ai singoli settori gli aumenti più rilevanti su base annua interessano la fabbricazione di mezzi di trasporto (+15,5%), ma anche il tessile-abbigliamento (+3,9%). Invece, risultano in diminuzione la fabbricazione di prodotti chimici (-8,4%) e l'industria di
legno, carta e stampa (-1,8%).
Nel complesso il settore industriale ha chiuso il 2013 ancora in negativo, sia sul fronte del fatturato (-4%) che degli ordinativi (-1.6%) rispetto al 2012. Ma per diversi analisti i segnali sembrano anticipare una fase di ripresa. Quanto rapida e in che misura lo vedremo.
leggi anche:
L'economia torna a crescere dopo due anni