venerdì 16 agosto 2024
Nuova campagna di aiuti statali per svecchiare il parco circolante. E per sostenere la produzione. Intanto, nel Paese, Bmw richiama 1,4 milioni di auto per problemi all'airbag
In Cina incentivi per le nuove auto

ANSA

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Il mondo dell’auto in Cina tra innovazione e problemi tecnici.

L’innovazione non passa solo dalla spinta alle vetture elettriche ma pure dal motivare gli acquisti di auto nuove svecchiando il parco circolante. Così Pechino ha aumentato gli incentivi finanziari per incoraggiare la rottamazione delle vecchie macchine acquistandone nuove. Le sovvenzioni per le permute di veicoli passeggeri a basso consumo energetico sono raddoppiate da 10mila yuan (1.399 dollari) - ammontare deciso ad aprile - a 20mila, secondo la circolare diffusa dal ministero del Commercio e da altri sei dipartimenti governativi. I sussidi per le permute di veicoli passeggeri a carburante sono stati aumentati da 7mila a 15mila yuan. La nuova politica si applica a tutte le richieste di sovvenzione presentate tra il 24 aprile e il 10 gennaio 2025. Lo scenario è che tra gennaio e luglio nel Paese sono stati venduti ai privati quasi 5 milioni di vetture passeggeri elettriche e 6,57 milioni con motori termici, cifre che indicano rispettivamente un aumento del 33,7% e un calo del 15% sull'anno precedente. Operazione che va inserita in un contesto dove i responsabili del comparto vedono una mancanza di domanda e ciò rappresenta una delle sfide che l'economia cinese deve affrontare, così i responsabili politici si muovono per promuovere una crescita stabile della spesa dei consumatori. Non a caso il rapporto di lavoro del governo per il 2024 è impegnato a incoraggiare i programmi di scambio di beni di consumo tra le altre misure per stimolare la domanda interna.

Intanto nel Paese della Grande Muraglia il tema auto tiene banco per un problema che riguarda Bmw. La casa automobilistica tedesca richiamerà 1,4 milioni di veicoli in Cina a causa di airbag difettosi come annunciato dall'autorità di regolamentazione del mercato. Le vetture che saranno sottoposte a modifiche potrebbero montare gli airbag della giapponese Takata Corporation che potrebbero rompersi e "causare la fuoriuscita di frammenti e potenzialmente ferire gli occupanti", ha spiegato l'autorità. Il problema riguardano i modelli prodotti dal 2003 al 2017 e così saranno richiamate circa 600mila macchine di produzione nazionale, realizzate dalla joint venture Bmw-Brilliance Automotive e circa 760mila importate. Per le auto di cui è stata confermata la presenza di difetti, la casa automobilistica tedesca sostituirà gratuitamente l'airbag. La vicenda riporta alla mente casi antecedenti: dal 2014 sono state richiamate milioni di auto dotate di airbag Takata, azienda è fallita tre anni dopo. Nel 2021 Ford ha richiamato tre milioni di veicoli dotati di airbag del costruttore giapponese. Ed a luglio Bmw ha richiamato quasi 400mila auto negli Stati Uniti per lo stesso motivo.

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