Ancora pochi giorni per candidarsi al Premio Impatto zero, promosso da Arci per valorizzare le buone pratiche ecologiche e diffondere la cultura della sostenibilità. Sarà infatti possibile iscriversi al concorso fino al 30 settembre, compilando il modulo sul sito www.premioimpattozero.it che contiene tutti i dettagli del progetto. L’iniziativa, giunta alla terza edizione, si apre quest’anno a tutto il territorio nazionale e, grazie al successo ottenuto e all’importante coinvolgimento dei numerosi partner locali negli anni precedenti, allarga ulteriormente il panorama delle collaborazioni e punta a più ambiziosi obiettivi.
Il concorso è rivolto a cittadini, associazioni e cooperative, invitati a presentare azioni, progetti o servizi che mirano a ridurre gli sprechi di risorse e di energia, a limitare la produzione di rifiuti e a diffondere le buone abitudini ecologiche. Oltre alle tre categorie specifiche, previste anche due sezioni speciali: in collaborazione col progetto “Life+ECO Courts”, la sezione Video “Eco courts” (novità 2013) per il miglior filmato che racconti uno stile di vita ecologico e sostenibile adottato nella quotidianità, e il “Premio città di Padova”, dedicato alla miglior candidatura patavina. È possibile iscriversi e candidare la propria prassi fino al 30 settembre, compilando il modulo sul sito www.premioimpattozero.it che contiene tutti i dettagli del progetto. “Premio Impatto Zero” è un’iniziativa Arci, ideata e promossa Arci Padova, con il contributo di Camera di Commercio di Padova, AcegasAps-Gruppo Hera e Coop Adriatica, in collaborazione con Legambiente, Coordinamento Agende 21 Locali Italiane, Centri Servizi Volontariato del Veneto, Legacoop Veneto, Confcooperative Padova e con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e del Comune di Padova.
Quattro le aree tematiche in concorso: servizi e progetti per la riduzione dello spreco di cibo (ridistribuzione delle eccedenze commerciali e produttive, recupero dei prodotti in scadenza o danneggiati, banco alimentare…); azioni e progetti di comunicazione 2.0 per sensibilizzare l’opinione pubblica alla sostenibilità (siti, blog, social network, applicazioni…); progetti che ottimizzano e fanno condividere energie e beni comuni (condomini sostenibili, cogestione e riqualificazione di spazi pubblici e privati, gruppi di acquisto…); comportamenti utili al benessere del singolo e dell’ambiente (turismo sostenibile, baratto, autoproduzione di alimenti o acquisto dalla filiera corta, preferenza per prodotti naturali e biologici…).