Allarme lavoro dall'Ilo. "Con aspettative di crescita deboli, o indebolite in molte parti dell'economia mondiale, il tasso di occupazione globale è sceso al 55,7%, quasi un punto percentuale in meno rispetto ai livelli pre crisi. E sono stimati 202 milioni di disoccupati per il 2013, di cui 73 milioni di giovani", denuncia l'Organizzazione mondiale per il lavoro. I numeri che fornisce l'Ilo fotografano una situazione preoccupante. "Circa 870 milioni di donne e uomini non guadagnano abbastanza per tenersi al di sopra della soglia di povertà, fissata in due dollari al giorno a persona". Il lavoro, dice il direttore generale dell'Ilo
Guy Ryder in un intervento all'International Monetary and Financial Committee and Development Committee, "è centrale per la ripresa economica e per lo sviuppo di lungo termine dell'economia globale". Ma, puntualizza, per favorire la crescita "il lavoro deve essere produttivo e di buona qualità".