mercoledì 29 giugno 2022
Let's create, la nuova campagna di Ibm punta a legare tutto ciò che è frammento: skills, intelligenza artificiale, dati. Ma anche asset, cloud e competenze. Ma il canto deve essere corale..
Se creare vuol dire connettere quello che già esiste
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Probabilmente il mondo somiglia ai numeri: scrivi da 0 a 9 e li combini all'infinito. Così anche la creazione ormai non è più tanto produrre dal niente, ma connettere cose che già esistono. Let's create, la nuova campagna di Ibm punta a legare tutto ciò che è (anzi, sembra) frammento: skills, intelligenza artificiale, dati. Ma anche asset, cloud e competenze. Il canto è corale, le storie di innovazione si fondono: le nuove esperienze si moltiplicano e generano altro valore. Tutti insieme, a sostegno di quel bene comune che ormai tutti chiamano sostenibilità.

C'è Novartis che, grazie alle potenzialità di Ibm Watson, rafforza le cure domiciliari; Medtronic che utilizza l'intelligenza artificiale per aiutare i malati di diabete; e ancora l'olio Coricelli che traccia i prodotti con la blockchain, mentre la Metropolitana Milanese crea nuovi servizi elaborando i dati provenienti dai sensori. "Si tratta di un ecosistema aperto dove ciascuno porta il proprio valore", dice Gianni Margutti, Managing Partner di Ibm Consulting Italia.

Digitalizzare e mettere in rete: l'amministratore delegato di Ibm Italia Stefano Rebattoni insiste che la co-creazione ormai è il modo con cui raggiungere i più alti obiettivi. E non parliamo soltanto della straordinaria opportunità offerta dal Pnrr. Curioso, per esempio, è l'accordo quadriennale siglato da Ibm con Campari Group: dal cilindro spunta fuori una Digital Facotry che consente di intercettare le nuove tendenze del mercato, predire la domanda, adattarsi alle sue mutazioni e calibrare l'offerta.

Le storie di business si aiutano anziché farsi battaglia: Hera, Intesa San Paolo e Autostrade per l'Italia. Qui una piattaforma di nome Argo, sviluppata da Autostrade Tech con Ibm e Fincantieri NextTech, ha consentito di condurre 4mila ispezioni sulle autostrade: rielaborando e consolidando dati, per la sicurezza di tutti. Ci vuole intuizione, visione, lavoro: soprattutto di squadra. "Ciò che realizziamo -dice Rebattoni- lo facciamo dialogando con i clienti del settore industriale sperimentando sul campo". E anche un pizzico di empirismo.

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