Senza grandi balzi in avanti, gli italiani si stanno abituando a usare meno il contante. L’ultima edizione dell’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano mostra che nel 2019 i pagamenti digitali – tramite carte di pagamento o con forme più innovative come lo smartphone o lo smartwatch – sono continuati a crescere con un ritmo superiore al 10%, come avviene almeno dal 2014: con un +11% hanno raggiunto i 270 miliardi di euro. In sei anni la crescita è stata del 75%.
La grande maggioranza di questi acquisti (81,3 miliardi) passa dalle tradizionali carte di pagamento, usate sempre più spesso nella modalità contactless, cioè semplicemente avvicinate al Pos del negoziante. Cresce anche l’uso per gli acquisti del commercio elettronico (30,3 miliardi di euro).
I pagamenti più “Innovativi” restano una nicchia, com’è naturale, ma in fortissima crescita. Gli acquisti in negozio tramite il telefonino valevano nel complesso meno di un milione di euro nel 2016, hanno raggiunto i 7 milioni nel 2017 per poi salire a 530 milioni nel 2018 e raggiungere gli 1,83 miliardi lo scorso anno. Stanno emergendo anche gli acquisti attraverso gli smartwatch o altri dispositivi indossabile, che sono ammontati a 70 milioni di euro nel 2019, e si assiste ai primi casi di pagamenti attraverso oggetti “smart”, come i sistemi di entertainmente delle automobili.
Satispay, che rappresenta il principale soggetto nei pagamenti attraverso il telefono con sistemi non Nfc, nel 2019 ha gestito 323 milioni di euro di pagamenti e sottolinea che la crescita è proseguita anche nel primo trimestre del 2020, nonostante il lockdown: gli acquisti tra gennaio e marzo sono aumentati dell’84% rispetto a un anno fa, raggiungendo i 100 milioni di euro.