Cinque giorni per salvare la
Grecia, diverse riunioni di ministri, un summit e, a seguire, le
procedure nazionali. Di seguito le tappe che porteranno al
salvataggio della Grecia o alla sua uscita dalla zona euro e,
nel caso più drammatico, dalla Ue.
Mercoledì 8 luglio. Il Governo greco ha inviato ad Esm ed
Eurogruppo la richiesta ufficiale di attivazione di assistenza
finanziaria dell'Esm. Un Euro Working Group (gli sherpa
dell'Eurogruppo) la valuterà e attiverà la procedura, che parte
con un mandato a Commissione Ue e Bce di fare una valutazione
della situazione economico-finanziaria del Paese.
Giovedì 9 luglio. Atene deve presentare le sue proposte
entro mezzanotte, ovvero una lista delle riforme che vuole
attuare per avere in cambio gli aiuti.
Venerdì 10 luglio. Le riforme saranno valutate dalle
istituzioni, cioè dall'ex Troika, che preparerà un parere per
l'Eurogruppo.
Sabato 11 luglio. Un Eurogruppo straordinario si riunirà a
Bruxelles per ascoltare il parere di Commissione e Bce che
devono raccomandare o meno l'attivazione del programma Esm, e il
parere dell'ex Troika sulle riforme greche. Se saranno positivi,
l'Eurogruppo darà il via libera al nuovo piano di aiuti.
Domenica 12 luglio. Un summit straordinario dell'Eurozona
ascolterà il parere dell'Eurogruppo e darà il via libera
politico o meno al terzo salvataggio. Subito dopo, un summit dei
28 Paesi discuterà della situazione greca. Se si sarà trovata
un'intesa sulle misure, il summit a 28 sarà solo una presa
d'atto delle novità. Se invece non vi fosse un'intesa entro
domenica, i 28 discuteranno delle conseguenze del fallimento
greco e decideranno su un eventuale piano umanitario con fondi
da trovare nel bilancio europeo.
Lunedì 13 luglio. Nuovo Eurogruppo, ma regolare, in
calendario da tempo. Sarà utile per discutere il 'day-after'
della scadenza dell'ultimatum ad Atene. In caso di accordo,
servirà a studiare il calendario delle approvazioni dei vari
Parlamenti nazionali, necessarie in Germania, Finlandia, Olanda,
Estonia, Austria, Slovacchia.
Lunedì 20 luglio. Entro questa data dovrà esserci il
primo esborso dell'Esm, altrimenti la Grecia farà default verso
la Bce perché va in scadenza la rata da 3,5 miliardi.