Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al disegno di legge contenente le 'misure di semplificazione degli adempimenti per i cittadini e le imprese e di riordino normativo". Fra le novità contenute nel disegno di legge sulle semplificazioni, per quel che riguarda le imprese "introduciamo la figura 'tutor' per potenziare lo sportello unico per le attività produttive. Il tutor si occuperà di seguire costantemente le aziende" e dare assistenza per quel che riguarda procedure e documentazione. Lo ha spiegato il ministro per la Pubblica Amministrazione,
Gianpiero D'Alia, al termine del Consiglio dei ministri. Semplificazioni anche in materia edilizia con la riduzione "dei termini per ottenere il permesso a costruire anche nei Comuni sopra i 100mila abitanti". Inoltre, ha aggiunto D'Alia, sono state previste delle norme che "servono a semplificare le procedure" necessarie per effettuare "operazioni di bonifica e risanamento ambientale". Le nuove norme, secondo il ministro, consentiranno dunque di "investire risorse" in questo settore.Il ddl è suddiviso in due parti. "La prima - ha spiegato il ministro D'Alia - contiene una serie di norme di codificazione", un nuovo "taglia leggi", mentre la "seconda contiene altre misure di semplificazione su oneri amministrativi ulteriori" oltre a quelle contenute nel 'decreto fare'.Il ddl sulle Semplificazioni contiene misure che hanno l'obiettivo di "facilitare la vita dei cittadini e anche quella delle imprese". Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Filippo
Patroni Griffinella conferenza stampa al termine del Cdm.
LA BOZZA DEL DISEGNO DI LEGGEDopo il 'decreto del fare', varato sabato ma - di fatto - ancora in fase di stesura definitiva, oggi arriva in Consiglio dei ministri la restante materia, il disegno di legge riguardante gli interventi di semplificazione. Fra le misure più rilevanti il tutor d’impresa e lo snellimento brurocratico per l’attività edilizia di piccole dimensioni, mentre per i cittadini è in previsione la sburocratizzazione delle eredità di piccole dimensioni.Il provvedimento però perde dei pezzi, dalla riunione tecnica di pre-consiglio tenutasi ieri il testo ne è uscito più che dimezzato negli articoli, passati dagli 82 delle prime bozze a 39. Ma soprattutto, in serata, è tornata in discussione la parte iniziale del provvedimento contenente le quattro deleghe al governo in materia di istruzione, beni culturali, ambiente e riassetto normativo. Deleghe che - se accordate - rafforzerebbero e non poco i margini operativi dell’esecutivo, ma - al di là di difficoltà tecniche emerse - pesa sicuramente la fibrillazione in atto soprattutto nel Pdl, restio in questa fase ad ampliare l’autonomia politica della propria delegazione al governo. Sull’imposta di successione la bozza stabilisce che non è obbligatoria alcuna dichiarazione al fisco «se l’eredità è devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta del defunto e l’attivo ereditario ha un valore non superiore a 75mila euro e non comprende beni immobili o diritti reali immobiliari». Eliminata una serie di obblighi di comunicazione per i Comuni che potranno sostituire la carta bollata con il web, eliminati - fra l’altro - gli obblighi di licenza per le imprese di spedizione. Il provvedimento facilita anche l’invio al datore di lavoro dei certificati della lavoratrice (di gravidanza, parto e anche di interruzione di gravidanza) che dovranno essere inviati all’Inps dal medico per via telematica.Quanto alle imprese di costruzione, saranno realizzabili, «mediante segnalazione certificata di inizio attività le varianti a permessi di costruire che non configurino una variazione essenziale, ai sensi della normativa statale e regionale, che siano conformi alle prescrizioni urbanistico-edilizie vigenti». Mentre il tutor di impresa avrà il compito di assistere le aziende dall’avvio alla conclusione dei procedimenti, in tutto il ginepraio di normative e adempimenti.Non solo. I fondi strutturali Ue, altra previsione, dovranno avere la precedenza in tutte le amministrazioni. Le certificazioni di laurea, inoltre, potranno essere rilasciate anche in inglese, mentre per i beni culturali funzionari del ministero potranno accendere anche dei conti correnti per facilitare la raccolta di contributi destinati a iniziative di interesse paesaggistico o culturale.
Angelo Picariello