Google ha lanciato un attacco diretto al cuore di Microsoft. La società divenuta sinonimo delle ricerche su Internet intende infatti mettere sul mercato un sistema operativo in aperta concorrenza con Windows, il sistema di Microsoft che, al momento, è istallato su oltre il 90% dei computer mondiali. Il nuovo sistema Chrome Os (dall’omonimo motore di ricerca di Google) dovrebbe essere disponibile a metà dell’anno prossimo e, inizialmente solo per i netbook, i più piccoli pc portatili utilizzati soprattutto per navigare in rete. Si tratta di un passo minuscolo rispetto a quello necessario per scalfire la predominanza di Microsoft, ma la sfida è concreta. Come ha sottolineato Google, «il messaggio inviato dagli utenti è chiaro: i computer devono essere migliorati» e Chrome «è il ten- tativo per riformulare i sistemi operativi». I sistemi utilizzati dai browser, infatti «sono stati disegnati quando la rete non esisteva» e il nuovo software – che sarà caratterizzato da «velocità, semplicità e sicurezza» – promette di fare «accedere a Internet in pochi secondi». Non solo funzionerà con molte delle applicazioni di Google, dalla posta elettronica gmail al calendario, ma essendo basato sul codice Linux open source , permetterà a altre società di disegnare applicazioni compatibili. Secondo alcuni analisti del settore, infatti, la proliferazione di applicazioni Web rende il sistema operativo molto meno importante che nel passato, aprendo quindi la strada a Google. Già Hewlett-Packard, il più grande marchio di computer al mondo, ha ammesso di voler «prendere in considerazione tutti i sistemi operativi disponbili » e Acer, il numero tre del settore, sta per mettere sul mercato netbook che utilizzano il sistema operativo Android, il sistema operativo di Google per la telefonia mobile. Se il colosso dei motori di ricerca – che starebbe già lavorando con varie case produttrici di computer tra cui HP e Dell per installare Chrome sui nuovi pc – riuscisse nel suo intento, dimostrando una velocità maggiore di quella di Windows, metterebbe a segno un’importante vittoria su Microsoft. Certamente, almeno, un colpo più significativo di quello inferto con il browser per Internet Chrome che, lanciato da Google a fine 2008, ha conquistato solo poco più dell’1% del mercato dominato – al 70% – da Internet Explorer di Windows. Nemmeno Microsoft, però, è finora riuscito a scalfire il primato di Google quale motore di ricerca. Il nuovo 'Bing' diventato operativo il mese scorso sta andando meglio del precedente tentativo di 'Msn search', ma rimane pur sempre ben lontano dal minacciare il 78% di quota di mercato di Google.