La presa di posizione tedesca non tardera' ad arrivare. Di fatto, l'uscita degli Usa mette forte pressione su Berlino, ma lo fa in un quadro globale vulnerabile a livelli da emergenza. I leader del G20 promettono di ''agire insieme per rafforzare la ripresa'', attraverso un ''piano di azione per crescita e lavoro'' che prendera' il nome proprio dalla localita' messicana di Los Cabos. Proprio per questo, e' lo stesso comunicato finale del Summit in Baja California a chiedere un impegno dell'Eurozona a prendere ''tutte le misure necessarie'' per stabilizzare i mercati. Nessun impegno specifico e' messo nero su bianco, come invece ha fatto l'uscita di Geithner, anche se nel comunicato si parla di misure europee contro il rischio di una spirale negativa innescata dal circolo vizioso fra banche e debito sovrano. E i Grandi si dicono esplicitamente a favore dell'unione bancaria a cui lavora l'Europa.
OBAMA: L'UE NON IMPLODERÀL'Europa è pronta a prendere ''azioni coraggiose e decisive'' per risolvere la tremenda crisi che minaccia l'intera economia mondiale. E chi scommette su una sua ''implosione'' sbaglia: perche' la strada intrapresa dal Vecchio Continente è quella di una ''sempre piu' stretta integrazione''. Ne è convinto Barack Obama, che al termine del durissimo G20 di Los Cabos, in Messico, appare molto soddisfatto per quello che ritiene un grande successo. Dopo due giorni di serrato braccio di ferro con gli europei, ha ottenuto quello che voleva: i leader del Vecchio Continente presenti a Los Cabos gli hanno messo sul tavolo le misure immediate che intendono varare nel vertice di Bruxelles della prossima settimana: da quelle per stabilizzare il sistema finanziario e bancario a quelle per assicurare una maggiore crescita e favorire la ripresa. Con l'impegno a sostenere i Paesi maggiormente in difficolta' sul fronte dei mercati: a partire da Spagna e Italia, come ha spiegato il segretario al Tesoro americano, Timothy Geithner. ''I Paesi dell'Eurozona prenderanno tutte le misure necessarie sia di lungo che di breve termine'', annuncia Obama nella conferenza stampa finale, tirando un sospiro di sollievo. Di fronte alle divisioni che caratterizzano il fronte dell'Eurozona, infatti, si e' rischiato lo scontro tra le due sponde dell'Atlantico, con gli europei determinati a non cedere alle pressioni di un G20 assetato di dettagli. Per questo, forse, l'incontro tra Obama e i leader Ue presenti a Los Cabos - programmato alla fine della prima giornata dei lavori - e' saltato. Poi, nel corso della seconda giornata del summit, il presidente americano si e' finalmente trovato al tavolo solo con Mario Monti, Francois Hollande, Angela Merkel, Mariano Rajoi, David Cameron, oltre ai vertici della Ue. E i dettagli del piano europeo sono venuti fuori. Ad annunciarlo ufficialmente sara' il Consiglio europeo di fine giugno. Obama sa che mancano ancora diversi giorni e che gli europei devono risolvere ancora molte questioni, soprattutto per superare le solite resistenze della cancelliera tedesca Angela Merkel. Ma, di fronte alla deriva verso cui sta andando l'Eurozona, e' convinto che stavolta gli europei manterranno gli impegni presi in Messico. Anche perche' - ha ribadito il presidente americano - i leader europei sembrano finalmente aver capito l'urgenza e il fatto - e' tornato a sottolineare - che ''la crisi europea ha un impatto su quella mondiale. Se la crescita in Europa e' lenta, questo significa che la ripresa rallenta anche negli Stati Uniti''. E questo non e' piu' tollerabile. ''Noi non possiamo avere il controllo delle cose che accadono in Europa, ma vogliamo che gli europei abbiano il controllo di quello che accade a casa loro''. L'ennesimo monito a fare sul serio in vista del cruciale appuntamento di Bruxelles.MONTI: NESSUN SALVATAGGIO PER L'ITALIA''Non è un salvataggio: per l'Italia il tema bailout'' non si ''pone proprio''. Mario Monti, arriva in conferenza stampa al termine del G20 mentre rimbalzano notizie di misure per l'Italia e la Spagna. E si affretta a spiegare che ''puo' darsi che l'equivoco sia nato perche' si sta riflettendo, tra paesi dell'euro, dei modi per la stabilizzazione finanziaria''. E tra questi ce l'idea di utilizzare le risorse del fondo salva-Stati Efsf (European financial stabilty facility, Efsf) per acquistare sul mercato titoli pubblici di Paesi dell'eurozona, creando una sorta di 'paracadute' alle impennate dello spread. Una ipotesi su cui - conferma il Professore - ''si sta riflettendo'' e che sara' tra i temi che saranno esaminati a Roma, venerdi' prossimo, con la Merkel, Hollande e Rayoj in vista del vertice Ue di fine mese. Per l'Italia comunque il tema salvataggio - ribadisce piu' volte Monti nel corso della conferenza stampa - non ''si pone'' mentre per la Spagna ''e' limitato al settore bancario''. Ma - torna a spiegare - si ''sta riflettendo su come rafforzare la stabilita' della zona euro attraverso meccanismi che possano permettere di premiare le virtu', facendo si' che Paesi che sono in regola con le norme di finanza, come l'Italia, possano vedere riconosciuti'' i loro sforzi ''in termini di meno abnormi livelli di spread''. ''L'eurozona prendera' tutte le misure di policy per salvaguardare l'euro e migliorare il funzionamento dei mercati finanziari: Questo contribuira' a rompere circolo vizioso fra titoli del debito sovrano e banche'', aggiunge il premier.Monti tiene poi a ricordare che finora ''l'Italia non ha utilizzato nessuno strumento di sostegno, ne' quello del filone a favore delle banche in difficolta' (il nostro sistema e' tra quelli che hanno meglio retto la crisi, rimarca) ne' quello degli aiuti agli Stati''. Questo ''rende non confortato dalla realta' l'atteggiamento che altri paesi europei hanno nei confronti dell'Italia''. Italia che ''ha contribuito pro quota e per ammontare molto alti per la Grecia, il Portogallo e l'Irlanda e lo fara' per il sistema bancario spagnolo. Ma non ha mai usato nessuno delle due modalita''', dei due filoni - quello bancario e quello pro Stati - ricorda ancora. Nel corso dei lavori del G20 e ''intorno ai tavoli delle riunioni'', l'Italia e' stata ''menzionata varie volte in segno di apprezzamento per le politiche in corso'', tiene poi a sottolineare il Professore precisando che ''qualcuno ha anche ricordato come si trovava invece nell'ultimo G20 di Cannes...''.Una conferenza stampa, quella del Professore, che arriva quando in Italia e' gia' notte, subito prima di ripartire per Roma. Dove da domani si aprono giorni di lavori impegnativi e di contatti intensi con i partner Ue per mettere a punto, entro dieci giorni (in vista del Vertice Ue del 28 e 29 giugno) scelte ''decisive'' per l'euro e la crescita. E tra queste potrebbe esserci anche l'uso dell'Efsf