venerdì 7 novembre 2014
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 «Terzo settore, facciamoci sentire!». Non solo le Fondazioni prendono la parola contro l'aumento del prelievo fiscale, contenuto nella Legge di stabilità 2015, ma lo fanno sui social. La campagna #menotassepiuerogazioni è partita dal "basso", raccogliendo adesioni su Twitter, ed è poi sfociata anche su Facebook con una pagina dedicata (www.facebook.com/menotassepiuerogazioni).  Non solo è diventata virale, ma ha avvicinato il mondo delle Fondazioni al popolo dei social network, trovando l'appoggio di numerosi operatori del settore. Come la Fondazione Cariplo, che ha anche diffuso un video su YouTube, nel quale il presidente Giuseppe Guzzetti commenta l'aumento della tassazione in apertura di un convegno dedicato all'innovazione e al progresso.

La protesta contro la pressione fiscale è motiva - si legge in più tweet - dal fatto che molte Fondazioni di origini bancarie avranno difficoltà a finanziare le tante associazioni non profit che erogano servizi gratuiti, dalla ricerca medica all'ambiente, dalla cultura alla filantropia. Da qui l'idea di coinvolgere non solo i diretti interessati, ma anche i cittadini presenti sui social con alcuni slogan: «Chi sostiene la cultura non potrà più sostenere la cultura» o anche «Chi difende l'ambiente non potrà più difendere l'ambiente». E, appunto, «Terzo settore, facciamoci sentire!». Il risultato ottenuto, in pochi giorni, è che da un solo tweet si sta formando un movimento che chiede di rivedere le norme sul prelievo. Tra i tanti che hanno rilanciato il tweet della campagna c'è anche il calciatore della Juventus Giorgio Chiellini, vicino al mondo del sociale.

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