venerdì 6 agosto 2010
Recuperati quasi 5 miliardi. Il Fisco: ora il contrasto ha più consenso. Il bilancio dei primi sette mesi dell’anno, effettuati oltre 150mila accertamenti. E l’Agenzia delle Entrate annuncia un rinnovamento della modulistica con un linguaggio più semplice.


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Il sistema fiscale mantiene alto il livello di contrasto all’evasione: nei primi sette mesi dell’anno gli incassi hanno raggiunto quasi 5 miliardi di euro, una cifra che supera del 9% il bottino recuperato nello stesso periodo del 2009, quando già si registrarono numeri in crescita. Il 2010 si candida così a superare le previsioni e forse anche a migliorare il massimo storico di 9,1 miliardi toccato l’anno scorso.Gli ultimi dati arrivano dall’Agenzia delle Entrate: il direttore Attilio Befera ha parlato ieri di «dati positivi» che «rappresentano una nuova meta sulla via del recupero dell’evasione e che vede un sempre più crescente consenso sociale», ha aggiunto. Befera ha sottolineato come i risultati raggiunti siano frutto oltre che del potenziamento dell’Agenzia, dei nuovi strumenti messi a punto da governo e Parlamento in merito alla lotta all’evasione. Tra questi, ha ricordato, quelli «previsti dall’ultima manovra che ha potenziato il redditometro e l’accertamento sintetico oltre ad accelerare la riscossione e introdurre un’ulteriore stretta sulle compensazioni».Nel dettaglio, in sette mesi il recupero dell’evasione pregressa, insieme a interessi e sanzioni, ha totalizzato 4,9 miliardi di euro: di questi 1,8 derivano dal riversamento nelle casse dello Stato delle riscossioni messe a segno da Equitalia, mentre la restante e più copiosa parte, 3,1 miliardi (+15% su 2009) proviene dai versamenti diretti. In crescita del 10% i versamenti effettuati dai contribuenti che hanno scelto di utilizzare gli istituti cosiddetti definitori, come l’adesione e la conciliazione giudiziaria. Complessivamente, in sette mesi ci sono stati 151mila accertamenti (su imposte dirette, Iva, Irap), in lieve calo (-1,4%) rispetto allo stesso periodo 2009 ma hanno fatto emergere una maggiore imposta accertata pari a oltre 9,8 miliardi, in aumento del 5,8%. Mentre gli accertamenti sintetici hanno fatto registrare un forte aumento sia del numero che della maggiore imposta accertata: + 57%. Un significativo balzo in avanti è stato conseguito anche dai controlli automatizzati delle dichiarazioni dei redditi e Iva, che, hanno ricordato dal Fisco, «ha fatto incassare allo Stato 900 milioni di euro» (+ 28%). Parallelamente le Entrate stanno proseguendo sulla via della semplificazione per rendere più «indolore il dovere dei contribuenti». Dal prossimo anno, è previsto un "restyling" della modulistica che riguarderà anche 730 e modello Unico.I risultati ottenuti dalla lotta agli evasori «sono una buona notizia che significa non solo il raggiungimento di obiettivi più avanzati ma che indica anche il diffondersi di una nuova coscienza tra i contribuenti circa il fatto che essere in regola col fisco è un vantaggio per tutti», commenta la Confcommercio. Per ridurre ancora l’area dell’evasione bisogna «colpire sempre più la piaga dell’abusivismo», aggiunge Confesercenti.
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