Fiat e Chrysler "hanno raggiunto un accordo". Lo afferma un rappresentante dell'amministrazione Obama. Chrysler farà ricorso a una "bancarotta chirurgica che durerà fra i 30 e i 60 giorni". "La bancarotta - ha spiegato il rappresentante dell'amministrazione Obama - non era la soluzione preferita", ma la mancanza di un accordo con i piccoli creditori l'ha resa necessaria. "Il United Auto Worker (Uaw) e le grandi banche hanno accettato molti sacrifici. Nonostante questo non siamo stati in grado di raggiungere un accordo" con tutti i creditori, ha spiegato. La bancarotta sarà "rapida" e la richiesta per l'accesso sarà presentata a New York. Per Chrysler non si prevede nell'immediato alcuna riduzione della forza lavoro nè alcuna chiusura di stabilimenti produttivi.
Obama: sarà una storia di grande successo. Il presidente americano Barack Obama benedice l'alleanza tra Fiat e Chrysler. "La fusione tra Fiat e Chrysler - ha detto Obama - sarà una storia di grande successo" e rappresenta un'operazione che permette di salvare migliaia di posti di lavoro. "Abbiamo preso tutti i passi necessari" ha detto Obama in una dichiarazione spiegando l'operazione di salvataggio della Chrysler grazie all'apporto della Fiat, che trasferirà alla casa americana le necessarie tecnologie per produrre auto ecologiche.Il presidente americano ha duramente bacchettato alcuni creditori della Chrysler che hanno detto no alla proposta del tesoro sulla riduzione del debito. "Io sto con i lavoratori della Chrysler, con i fornitori che hanno fatto sacrifici senza precedenti - ha detto - e non sto con un piccolo gruppo di creditori che non ha voluto collaborare. È inaccettabile il comportamento che hanno avuto alcuni speculatori".Obama ha spiegato che la bancarotta pilotata della Chrysler durerà 30-60 giorni. "Chrysler e Fiat potranno contare sul supporto del governo" ha detto Obama. Il governo darà 3-3,5 miliardi di dollari nella fase di bancarotta e successivamente fornirà fondi per altri 4 miliardi di dollari.L'operazione prevede che Fiat deterrà inizialmente il 20% e potrà poi salire di un 5%. Il Lingotto non potrà assumere la maggioranza dela Chrysler fino a quando non sarà stato ripagato il debito.Obama ha inoltre annunciato che anche il Canada fornirà risorse finanziarie alla Chrysler e secondo funzionari della Casa Bianca l'impegno canadese ammonterà a 2,4 miliardi di dollari. "Sono contento di annunciare l'intesa tra Fiat e Chrysler" ha detto Obama aggiungendo che la procedura di bancarotta pilotata consentirà alla Chrysler di uscirne più forte e competitiva.
Marchionne: grande soddisfazione. "Oggi è anche un giorno di grande soddisfazione - dice Marchionne - per tutte le donne e gli uomini della Fiat. Il fatto che il know-how della nostra azienda sia stato apprezzato dai più alti livelli dei Governi americano e canadese - che desidero ringraziare a nome dell'intero management del nostro gruppo - è per tutti noi un forte stimolo per il lavoro che ci attende. Siamo certi che da questa alleanza uscirà una Fiat più forte e più internazionale, con maggiore capacità di competere sui mercati di tutto il mondo".Marchionne elogia la Task Force automobilistica statunitense e i loro colleghi canadesi. "Non saremmo qui senza la loro costante dedizione, l'impegno e la creatività", afferma. "Mentre cercavamo di risolvere le difficoltà e superare gli innumerevoli ostacoli tipici di operazioni di questo genere, non hanno mai smesso di avere fiducia nel progetto. Grazie a quest'operazione, hanno posto le basi per il ritorno sul mercato automobilistico di una Chrysler forte e stabile".L'amministratore delegato della Fiat sottolinea anche "l'apporto significativo" dato dalle organizzazioni sindacali di entrambi i Paesi. "Vorrei ringraziare - dice - i responsabili della United Auto Workers e della Canadian Auto Workers per tutto quello che hanno fatto e per la loro costruttiva partecipazione alla nostra sfida comune, che è quella di ricreare una grande Chrysler. Nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, passerò molto tempo ad incontrare i lavoratori della Chrysler e visitare i suoi stabilimenti".