giovedì 23 luglio 2015
​La scuderia di Maranello diventa un po' arancione: la sede fiscale resta in Italia ma dal punto di vista delle azioni emigra in Olanda.
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La Ferrari diventa un po' arancione, nel senso di olandese, e si prepara a separarsi dalla storica sorella Fiat, oggi Fca. Fca, infatti, attraverso la sua controllata New Business Netherlands N.V. (che assumerà il nome di Ferrari N.V.) ha depositato presso la U.S. Securities and Exchange Commission, la Sec, il "Registration Statement Form F-1" relativo all'offerta pubblica iniziale di azioni ordinarie attualmente detenute da FCA. Lo spiega in una nota Gruppo Fca in vista di una quotazione in borsa a Wall Street della scuderia di Maranello. "Il numero di azioni ordinarie oggetto dell'offerta ed il range di prezzo dell'offerta - è precisato nella nota di Fca - non sono ancora stati determinati, fermo restando che si prevede che l'oggetto dell'offerta non ecceda il 10% delle azioni ordinarie. In connessione con l'offerta pubblica iniziale, Ferrari intende presentare domanda per l'ammissione alla quotazione sul New York Stock Exchange delle sue azioni". In un comunicato diffuso a inizio luglio, Fca aveva affermato che, "la separazione di Ferrari da Fca non comporta e non comporterà il cambiamento della residenza fiscale di Ferrari spa che continuerà infatti ad avere nazionalità e residenza fiscale italiane e pagherà le tasse sui propri redditi come fanno oggi tutte le società fiscalmente residenti in Italia". UBS Investment Bank, BofA Merrill Lynch and Banco Santander agiscono, precisa Fca, in qualità di Joint Bookrunners dell'offerta e UBS Investment Bank riveste il ruolo di Global Coordinator.e. Fca, nel comunicato d'inizio luglio, aveva anche ribadito che l'operazione "non comporterà lo spostamento di personale da Ferrari, nè ridurrà i livelli di occupazione o le attività attualmente condotte da Ferrari in Italia e non comporterà alcuna riduzione della base imponibile di Ferrari in Italia".
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